06/12/09

NO D’ALEMA DAY


La manifestazione di ieri è andata alla grande, con una partecipazione al di sopra delle attese. L’altra Italia si è resa visibile e ha affermato di meritare qualcosa di diverso. Cittadini, non sudditi, che esigono di essere governati, non dominati. Il giorno dopo è ancora più importante. Convocarsi sul web per andare in piazza (quel che predichiamo da tempo) è il valore aggiunto di ieri (anche se il successo è dovuto in parte all’amplificazione del tam tam sui media tradizionali). Non disperdere l’energia di quella piazza è fondamentale. Ogni persona, ogni gruppo deve esprimere continuità nell’impegno sul proprio territorio: alle tantissime persone che ho incontrato lungo il corteo (grazie a tutti per l’incredibile testimonianza di stima e di affetto!) ho ripetuto questo semplice messaggio. La pur indispensabile vitalità della società civile, tuttavia, non sarà mai sufficiente a cambiare le cose se non si trasforma in opposizione politica intransigente, unita e organizzata in un progetto politico alternativo: il problema di sempre in questi ultimi quindici anni. Le ultime performance del PD, per esempio la disponibilità a “dialogare” sulle “riforme condivise” e l’assenza stessa dalla piazza di Pierluigi Bersani, non lasciano sperare nulla di buono. Occorre ancora ribadirlo? Non si volterà mai pagina, e anche il dopo Berlusconi sarà di stampo oligarchico, se non si rinnoverà il modo di fare opposizione da oggi in avanti. Ieri ho proposto in piazza un prossimo NO D’ALEMA DAY e molti si sono dichiarati entusiasti. Lo faremo, probabilmente sabato 6 febbraio. Un attacco all’augusta persona del Baffino? No. Una critica documentata e senza sconti diplomatici a quindici anni di opposizione imbelle, compromessa, inciucista che ha il suo simbolo in Massimo D’Alema, il leader politico che sognava di farsi una banca e definì Mediaset “patrimonio del Paese”. Il personaggio che, a quanto è dato capire, ancora controlla il maggior partito di “opposizione” parlamentare. Lo detesto quanto Berlusconi, perché gli ha retto il sacco. Restate in contatto per i dettagli.

di Piero Ricca

Fonte articolo

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