Ma in realtà pesa il disatro ambientale: 57 Km di fiumi essiccati , 24 Km di corsi d’acqua la cui portata è stata diminuita, danneggiate 37 sorgenti, 30 pozzi e 5 acquedotti, che però non è stato riconosciuto dalla giustizia.
Spiega il Corriere fiorentino:
Il danno c’è stato, dice il giudice, ma o la giustizia è arrivata a tempo ormai scaduto, o è stato «colposo». E siccome nel codice non esiste il reato di danneggiamento colposo nessuno può essere considerato responsabile. I colpevoli ci sono invece per quando riguarda il reato di smaltimento illecito di rifiuti.
La Corte Costituzionale, invece, si dovrà pronunciare sul reato più grave che è stato il furto d’acqua. Intanto saranno risarciti il Ministero dell’Ambiente, Regione Toscana, Provincia di Firenze, Comunità Montana del Mugello, Comune di Soriano del Cimino, Provincia di Terni, Comune di Codigoro e Provincia di Ferrara, che si sono costituiti parte civile, mentre la provvisonale, fissata in 50 milioni di euro andrà a Ministero, Regione e Provincia, 10 milioni per la Comunità Montana del Mugello e 5 milioni di euro alle associazioni Italia Nostra, Idra e WWf.
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