Con il tempo abbiamo imparato che un identico barbaro atto di guerra può essere valutato in modi diversi. Non è importante l'azione in sé o la sua tragica conseguenza, ciò che conta, al fine di determinare se si tratta di un deliberato atto di violenza o meno, è l'appartenenza etnica del suo autore.
Quando un razzo Qassam raggiunge Haifa dal sud del Libano o Ashkelon dalla striscia di Gaza non abbiamo alcun problema a definirlo "atto di terrorismo". Ed è, senza ombra di dubbio, la definizione più calzante.
Ma quando soldati dell'altra parte, nati e vissuti a Tel Aviv, ad Ashdod, a Beersheva o in altre città israeliane, fanno fuoco deliberatamente su civili disarmati, che siano volontari pacifisti internazionali, contadini del luogo, famiglie, donne o bambini, abbiamo problemi a definirli persino "criminali di guerra".
Mentre in questi giorni nella lussuosissima località egiziana di Sharm el Sheikh i potenti del mondo fanno finta di ricordarsi del conflitto Israelo-Palestinese e mentre tutti gli organi d'informazione occidentali riportano i saltuari lanci a vuoto di missili Qassam come dimostrazione della rottura unilaterale della tregua da parte palestinese, l'esercito israeliano continua le sue indiscriminate violenze militari a danno della popolazione civile palestinese, e non solo, senza che alcun organo di informazione "ufficiale" si degni di riportarne la notizia.
Nel video seguente vediamo soldati israeliani aprire il fuoco contro i volontari dell'International Solidarity Movement, colpendo quasi a morte Vittorio Vik Arrigoni. Non è un video di mesi fa. E' un video datato 24 febbraio 2009. In piena "apparente" tregua.
Questo sarebbe potuto essere il video della morte di Vik Arrigoni. Solo per una questione di centimetri non è stato così. Ma che un soldato israeliano apra il fuoco contro un civile italiano, non è cosa che ci debba importare.
E non è certo, questo, un caso sporadico, visto che gli stessi volontari dell'ISM pochissimi giorni prima hanno mostrato soldati israeliani fare fuoco e colpire a morte un contadino palestinese sordomuto, intento a liberare il proprio furgone rimasto impantanato tra le proprie terre.
Questa non è una rottura della tregua. Colpire civili senza motivo e senza criterio è un'auto-difesa legittima, a quanto pare. Anche se viola tutte le più elementari regole internazionali. Purché sia di matrice israeliana.
Dobbiamo ringraziare di cuore i volontari dell'ISM come Vik Arrigoni che mettono a repentaglio la loro stessa vita solo per aiutare popolazioni civili assediate e per mostrarci ciò che ci viene negato dall'informazione istituzionale.
Informazione celata come l'apertura del fuoco contro i pescherecci al lavoro nelle acque territoriali palestinesi di alcuni mesi fa o contro i natanti dell'ISM.
Oppure dobbiamo rivolgerci a qualche sporadico TG estero per vedere la realtà nascosta dei fatti, come, ad esempio, quella dei soldati israeliani che fanno uso di civili palestinesi come scudi umani, salvo poi accusare Hamas & co. di fare lo stesso.
Oppure dobbiamo rivolgerci a qualche sporadico TG estero per vedere la realtà nascosta dei fatti, come, ad esempio, quella dei soldati israeliani che fanno uso di civili palestinesi come scudi umani, salvo poi accusare Hamas & co. di fare lo stesso.
Di filmati di questo tipo potrei postarne a migliaia, da quelli che mostrano come l'esercito del "paese più democratico del medio oriente" esporta questa democrazia a suon di calci e pugni contro ragazzini palestinesi
a quelli che mostrano alcuni soldati di tale grande esercito divertirsi nel gioco del tiro a segno contro manifestanti disarmati.
Esiste una valanga di questi video che non aspettano altro che essere visti. Video che mostrano una crudissima verità che il nostro paese, la nostra tv generalista, non si può permettere di divulgare. E che deve restare confinata nei confini eterei della rete.
Quando un razzo Qassam raggiunge Haifa dal sud del Libano o Ashkelon dalla striscia di Gaza non abbiamo alcun problema a definirlo "atto di terrorismo". Ed è, senza ombra di dubbio, la definizione più calzante.
Ma quando soldati dell'altra parte, nati e vissuti a Tel Aviv, ad Ashdod, a Beersheva o in altre città israeliane, fanno fuoco deliberatamente su civili disarmati, che siano volontari pacifisti internazionali, contadini del luogo, famiglie, donne o bambini, abbiamo problemi a definirli persino "criminali di guerra".
Mentre in questi giorni nella lussuosissima località egiziana di Sharm el Sheikh i potenti del mondo fanno finta di ricordarsi del conflitto Israelo-Palestinese e mentre tutti gli organi d'informazione occidentali riportano i saltuari lanci a vuoto di missili Qassam come dimostrazione della rottura unilaterale della tregua da parte palestinese, l'esercito israeliano continua le sue indiscriminate violenze militari a danno della popolazione civile palestinese, e non solo, senza che alcun organo di informazione "ufficiale" si degni di riportarne la notizia.
Nel video seguente vediamo soldati israeliani aprire il fuoco contro i volontari dell'International Solidarity Movement, colpendo quasi a morte Vittorio Vik Arrigoni. Non è un video di mesi fa. E' un video datato 24 febbraio 2009. In piena "apparente" tregua.
Questo sarebbe potuto essere il video della morte di Vik Arrigoni. Solo per una questione di centimetri non è stato così. Ma che un soldato israeliano apra il fuoco contro un civile italiano, non è cosa che ci debba importare.
E non è certo, questo, un caso sporadico, visto che gli stessi volontari dell'ISM pochissimi giorni prima hanno mostrato soldati israeliani fare fuoco e colpire a morte un contadino palestinese sordomuto, intento a liberare il proprio furgone rimasto impantanato tra le proprie terre.
Questa non è una rottura della tregua. Colpire civili senza motivo e senza criterio è un'auto-difesa legittima, a quanto pare. Anche se viola tutte le più elementari regole internazionali. Purché sia di matrice israeliana.
Dobbiamo ringraziare di cuore i volontari dell'ISM come Vik Arrigoni che mettono a repentaglio la loro stessa vita solo per aiutare popolazioni civili assediate e per mostrarci ciò che ci viene negato dall'informazione istituzionale.
Informazione celata come l'apertura del fuoco contro i pescherecci al lavoro nelle acque territoriali palestinesi di alcuni mesi fa o contro i natanti dell'ISM.
Oppure dobbiamo rivolgerci a qualche sporadico TG estero per vedere la realtà nascosta dei fatti, come, ad esempio, quella dei soldati israeliani che fanno uso di civili palestinesi come scudi umani, salvo poi accusare Hamas & co. di fare lo stesso.
Oppure dobbiamo rivolgerci a qualche sporadico TG estero per vedere la realtà nascosta dei fatti, come, ad esempio, quella dei soldati israeliani che fanno uso di civili palestinesi come scudi umani, salvo poi accusare Hamas & co. di fare lo stesso.
Di filmati di questo tipo potrei postarne a migliaia, da quelli che mostrano come l'esercito del "paese più democratico del medio oriente" esporta questa democrazia a suon di calci e pugni contro ragazzini palestinesi
a quelli che mostrano alcuni soldati di tale grande esercito divertirsi nel gioco del tiro a segno contro manifestanti disarmati.
Esiste una valanga di questi video che non aspettano altro che essere visti. Video che mostrano una crudissima verità che il nostro paese, la nostra tv generalista, non si può permettere di divulgare. E che deve restare confinata nei confini eterei della rete.
Ringrazio l'amico Marco del blog Schiavi o Liberi e il blog Guerrilla Radio per questi video e queste notizie.
Fonte articolo
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