L'unica cosa certa, riguardo alla faccenda di Fukushima, è che gli estimatori del Sushi dovranno darsi una bella regolata, causa impestamento radioattivo del mare, con grande sollievo per la fauna ittica locale e probabili ulteriori rogne per quella internazionale.
Mentre si (s)ragiona di sbarramenti sotterranei per evitare la contaminazione delle falde, peraltro in ogni caso, probabile/già avvenuta a causa della naturale ingressione sotterranea del "cuneo salino" contaminato e droni di vario genere sostituiscono progressivamente gli uomini nelle zone piu' radioattive, è chiaro che, al di la delle chiacchiere, la situazione non è assolutamente sotto controllo.
Alla fine, quel che succederà sarà qualcosa di assolutamente analogo, in peggio, a Chernobyl. Area di esclusione permanente di ALMENO 20 km e piu', probabilmente di trenta o quaranta. Enormi sforzi di contenimento a mare e non, per evitare un plume radioattivo marino piu' o meno permanente, secula seculorum. Questa la sostanza.
Il resto è solo fumo negli occhi ed elaborazione mediatica del lutto, con contorno di scaricabarile .
Tra le varie iniziative simboliche rientrano le scuse formali ed ufficiali, in tipico stile giapponese, del Presidente di Tepco al governatore della prefettura di Fukushima, con contorno di solenne impegno a ripulire tutto, sistemare tutto, ripristinare tutto ed insomma permettere alle persone, già cosi duramente colpite da Tsunami e Terremoto, di tornare alle proprie case (una cosa impossibile e lo sappiamo benissimo), a cura e spese della Tepco.
La quale, ovviamente, è data, nemmeno tanto velatamente, per già fallita, per il combinato disposto delle necessarie e colossali spese di decontaminazione ( o meglio del vano tentativo di) e delle ENORMI rogne conseguenti lo stop permanente della centrale di Fukushima e quello, non sia sa ancora quanto prolungato, di altri reattori nelle altre centrali. Il totale è IMPRESSIONANTE, come brevemente ricordato nel precedente post.
Bene.
Dopo essersi scusato, ieri l'altro, il Presidente della Tepco si è messo all'opera ed ha immediatamente cominciato a reperire le risorse necessarie all'immane compito. Cercando nelle tasche dei suoi dipendenti, tra i quali, ovviamente, MOLTI che, lavorando nelle centrali coinvolte, sono stati anche loro colpiti dal terremoto, dallo Tsunami e dall'evacuazione. Si prevede, infatti, non solo il licenziamento di migliaia di loro ma anche un taglio del 20% dei salari a TUTTI i dipendenti della grande Società.
Cambia lo stile ma non la sostanza: l'immortale "son tutti buoni a far li fro*i con il C**o degli altri" dell'ineffabile capo dei furbetti der quartierino vale sotto tutte le latitudini, tempi e costumi.
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