La farsa è ricominciata
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Attenzione! La Cassazione ha condannato la Franzoni a 16 anni di carcere per aver massacrato suo figlio nel letto. Per Raiset si sta aprendo un’intera, nuova stagione di patacche moraliste a base di dibattiti, speciali e telefilm. L’antidoto ai fatti, nell’attesa di liberare l’assassina in pochi mesi, soddisferà i sempre più radi inserzionisti pubblicitari della televisione.
Intanto il consiglio dei ministri ha scelto la via del rifiuto esordendo a Napoli.
Nella Prefettura partenopea è andata in scena la farsa dei ministri che rifiutano la legalità, rifiutano il rispetto delle sentenze della Corte europea, rifiutano il contrasto alla camorra, rifiutano la chiarezza, rifiutano politiche di integrazione, più semplicemente rifiutano la politica, fanno gli gnorri con la camorra loro principale alleata, fanno gli gnorri con l’emergenza ambientale e sanitaria “senza promettere miracoli” fanno gli gnorri con le sentenze della Corte europea sul diritto a trasmettere di Europa7, fanno gli gnorri sul sit-in apposito organizzato dall’Italia dei Valori al Quirinale, premiano il capo della protezione civile Guido Bertolaso con la poltrona di sottosegretario, il 61esimo in barba alla Legge Bassanini che ne impone al massimo 60, per non aver saputo gestire l’emergenza ambientale.
Nella Napoli ormai prossima al colera i ministri della mafia esibiscono il fondoschiena per i piaceri perversi del capo clan parrucchino impunito che promette di sbattere in galera i cittadini contrari agli inceneritori.
Il governo immondizia che prende per i fondelli i napoletani annunciando che porterà i fiori, chiude il teatrino col dispiego dell’esercito che proteggerà la camorra dagli attacchi dei napoletani onesti facendo leva sui numeri inganno: “30 mesi” anziché dire 2 anni e mezzo che darebbero un’idea realistica dei lunghissimi tempi previsti per far fronte a una situazione ormai irrecuperabile.
Insomma, la cricca mafiosa travestita da consiglio dei ministri ha soltanto benedetto la via che dal male porterà al peggio. Anziché investire fondi sulla diffusione della cultura, compresa quella della raccolta differenziata, il governo immondizia punta sulle minacce ben conscio che il pacchetto rifiuti è un “pacco” alla verità.
In questo quadro Raiset al seguito lustra le natiche di tutti i ministri a cominciare da quelle del Cavaliere. In tempo di nomine e rinomine è gara al miglior spot travestito da “servizio giornalistico”, banco prova per giornalai golosi di promozioni, elogi e favori personali.
Nessuna denuncia, nessun attacco a tutta questa farsa, nessun servizio insomma per gli italiani inermi. La tv è marchette, sorrisi, pizza e puzza.
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