29/05/08
Conflitto di interessi?
29/05/2008
Purtroppo la Camera in questi giorni è stata impegnata a respingere il tentativo del Presidente del Consiglio di raggirare le sentenze della corte di giustizia europea a favore delle sue aziende. Da più parti il Pdl ha urlato che ai cittadini di questo argomento non importa nulla, nè vorrebbero parlarne in un momento difficile per il nostro Paese. Falso. E' vero invece che nessun cittadino vuol pagare di tasca propria le sanzioni dell'Unione europea a cui stiamo andando incontro grazie a questo comportamento scellerato del centrodestra. E' vero che dell'occupazione abusiva delle frequenze di Europa7 i cittadini non sono ancora informati grazie alla copertura degli organi di informazione. E' vero che Europa7 ha vinto con una gara l'assegnazione di queste frequenze oggi occupate da Rete4. E' vero che la legge Gasparri è stata posta in essere per mantenere lo status quo attuale in barba alla liberalizzazione del mercato delle frequenze radiotelevisive.
"Signor Presidente, signor Presidente del Consiglio dei ministri, anche se non è presente mi rivolgo a lei, perché in questo disegno di legge di conversione da approvare lei ha inserito norme che servivano - e che servono - a lei. Pertanto, è a lei che devo rivolgermi.
Solo pochi giorni fa lei, signor Presidente del Consiglio dei ministri che non c'è, ha chiesto la fiducia, sostenendo che «se po' fa'», cercando così di ammiccare sinuosamente ad una parte di questo emiciclo. In realtà, signor Presidente del Consiglio dei ministri, noi le diciamo in modo molto chiaro: «nun se po' fa'»! Non si può fare così! Lei non può pensare di continuare ad usare impunemente e spudoratamente le istituzioni per farsi fare le leggi che piacciono e servono a lei. Lei, signor Presidente del Consiglio dei ministri che non c'è, già nella scorsa legislatura ha abusato del suo ruolo e delle sue funzioni per piegare le leggi ai suoi interessi: allora di tipo giudiziario - con le famose leggi ad personam che le hanno permesso «zigzagare» fra i processi, fino a raggiungere l'impunità - ed oggi di tipo imprenditoriale, con almeno una «doppietta» di proposte emendative davvero significative: la «salva Retequattro» e la «pedaggio selvaggio» delle reti autostradali.
Tutti i suoi cantori, dentro e fuori il Parlamento, tutte le sue televisioni, i suoi giornali, tutti i suoi mass media in questi giorni si sono sgolati nel sostenere che la norma voluta dal Governo in materia radiotelevisiva non c'entrava - e non c'entra - nulla con la volontà di salvare Retequattro dai rigori della legge e da quelli della Comunità europea. Non era - e non è - vero e lo avete ammesso anche voi quando, alla fine, ieri avete dovuto ritirarla. La norma in questione, non solo non risolveva l'infrazione contestata dalla Commissione europea e non dava risposte alle decisioni della Corte di giustizia delle Comunità europee ma, anzi, ne aggravava la situazione."
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