21/05/08

Putin pùtan? Tass for(bi)ce in Rete!



dal blog di Daniele Martinelli

Ricordate la presunta love-story tra Vladimir Putin e la ginnasta Alina Kabaeva, che aveva indotto Berlusconi a puntare la mano a mo di mitra in faccia alla giornalista russa, che nel ridicolo clima da bagaglino osò chiedere lumi allo Zar durante la sua visita in Sardegna?

Ebbene, il parlamento di Mosca ha appena varato una Legge, molto simile ad una del 1922, che bolla controrivoluzionaria qualunque critica al sistema!
Il Cremlino non tollera le critiche, tanto meno i loro autori! Anna Politkovskaia e Ivan Safronov sono solo gli ultimi della lunga lista di giornalisti scomodi uccisi su commissione indiretta di Vladimir.
La lotta all’invadenza della Rete, nella Russia abituata a far tacere la mitica agenzia “Tass” è la nuova frontiera già divelta. La polizia di Kirov, ad est di Mosca, il 23 aprile scorso, ha oscurato il sito del quotidiano Vjatskij Nabljudatel dopo che un ministro regionale si era incazzato per le critiche salaci rivoltegli sul forum.
Sul fronte dei giornalisti l’Unione Giornalisti della Russia, al suo recente congresso, ha spodestato dalla carica il segretario Igor Jakovenko, cronista inviso al Cremlino perché colpevole di difendere a spada tratta la libertà di parola e la pluralità dell’informazione.
Putin, dopo i fucili, per far “Tass” la critica il più possibile ha già affilato le lame taglia web. Il Mafionano, morboso compagno di merende in visibilio per il russo, ha piazzato La Russa al ministero della difesa! Che dietro ci sia una love story o bombe al fosforo è tutto da scoprire.




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