20/06/08

Attenti alla carne inglese, inchiesta-shock in Gran Bretagna



Di recente in Gran Bretagna è stata lanciata una campagna per sponsorizzare la carne di maiale britannica. Nello spot si vede un contadino che, accanto ad un maialino, decanta le lodi della carne britannica "più buona, più sana, più sicura", poichè è "un prodotto di qualità che proviene da un animale trattato con cura".

L'associazione Animal Aid allora si è fatta un giro in 10 allevamenti intensivi di maiali e, manco a dirlo, ha visto un mondo completamente diverso da quello dipinto dallo spot, ricavandone un rapporto-shock (il video è a fine articolo) le cui prove fotografiche sono state pubblicate dal quotidiano The Independent. I poveri maiali vivono in condizioni pietose, in spazi ridottissimi l'uno sull'altro, in condizioni igieniche pessime, ricoperti di piaghe e morsi di insetti, mammelle ingrossate e cervelli impazziti per le pessime condizioni di vita e le copiose iniezioni di varie sostanze i cui contenitori sono mostrati nel video. II business dell'industria alimentare...
fa sì che ormai gli allevamenti intensivi coprano praticamente l'intero mercato e sebbene in Europa vi siano in vigore norme blande intese a regolarli ed evitare trattamenti disumani e innaturali agli animali che si ripercuotono ovviamente su quello che poi sarà il cibo che finisce sulle nostre tavole, scoperte simili portano spesso alla luce quello che è un segreto di Pulcinella, ma le immagini sono sempre più chiare di mille parole e sospetti. Ovviamente dopo lo shock determinato nei consumatori dalle immagini nel caso specifico, il governo britannico ha aperto un'inchiesta.

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