12/06/08

Che rovina i Bond Formigoni!


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La procura di Milano e la Corte dei Conti hanno aperto un’inchiesta nei confronti della Regione Lombardia per far luce sui meccanismi che hanno fatto lievitare un miliardo di dollari investiti in bond nel 2002 dalla Giunta di centrodestra di Roberto Formigoni.
La svalutazione del 50% che il dollaro ha subito sull’euro negli ultimi 6 anni, ha avuto l’effetto moltiplicatore sui profitti della Merryl Lynch e Ubs, le 2 banche che gestiscono il collocamento di quei soldi, con i quali, in soli 5 anni hanno già guadagnato 170 milioni di dollari!
Il guaio è che quel miliardo di dollari, essendo vincolato fino al 2032, data entro la quale la Regione avrà restituito l’importo delle obbligazioni, per i banchieri potrebbe trasformarsi in triplo affare!
Tra l’imbarazzo che circola al Pirellone la scusa è che “nessuno, 6 anni fa, poteva prevedere una svalutazione simile” ma intanto l’acrobazia finanziaria è fatta e le banche stanno guadagnando milioni sulle spalle dei cittadini grazie ad una classe politica che, di questo salatissimo piano di ammortamento del prestito, non ne risponderà in prima persona!

Ad oggi, a soli 6 anni dall’investimento di quel miliardo di dollari, la Regione Lombardia ha già depositato 530 milioni, ossia più della metà del valore complessivo delle obbligazioni che consente alle 2 banche di cavalcare allegramente la svalutazione del biglietto verde. La Regione Lombardia, per contratto, continua a pagare la quotazione del dollaro dell’ottobre 2002 che era di 0,97 nonostante oggi sia salita a 1,55, differenza di 58 centesimi per dollaro che sono il guadagno delle 2 banche.
Mentre Roberto Formigoni fa lo gnorri, gli analisti fanno notare che se la svalutazione si manterrà su questo trend, nel 2017, quando Formigoni sarà ministro, oppure in pellegrinaggio su qualche isola del Pacifico a godersi la lauta pensione, la Lombardia, con 940 milioni di dollari, avrà già accantonato oltre il 90% del valore del prestito in soli 15 anni, la metà dei 30 previsti in partenza.
Ebbene se la Giunta Formigoni avesse rinunciato ai bond a lunga scadenza puntando su mutui di durata inferiore, avrebbe pagato meno interessi senza rischi valutari e senza arricchire i banchieri.

Spero che dietro alle inchieste avviate non ci siano state intercettazioni, altrimenti, con l’imminente legge ad personas al vaglio al consiglio dei ministri di domani, finirà tutto in nulla a parte le conseguenze di queste scorribande finanziarie che saranno a carico degli italiani.
Formigoni ha ereditato bene la scuola degli spot ribaltati del plurimputato Silvio Berlusconi: nelle interviste pagate alle emittenti locali è tutto zuccheroso, federalista e autonomo. Come dargli torto se si considera che nel nuovo Statuto regionale non basteranno più 120 mila firme per proporre l’abrogazione di Leggi regionali. Ne serviranno 300 mila. Più autonomo dagli elettori di così!

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