16/07/08

Bufale in diretta al TG1

Il TG1 delle 13,30 di martedì 15 luglio in un ampio servizio volto a magnificare l’attività della società Nuovo Trasporto Viaggiatori (NTV) creata da Montezemolo, Della Valle, Generali ed Intesa San Paolo per tentare di costruire profitto privato attraverso l’utilizzo delle infrastrutture per i treni ad alta velocità, attualmente in fase di costruzione e finanziate interamente per mezzo del denaro pubblico, ha fornito alcune informazioni fuorvianti ed altre totalmente false rendendo in questo modo un pessimo servizio ai telespettatori.

La società NTV, primo operatore privato ad alta velocità in Europa, è stata presentata nella veste del benefattore che investirà il proprio denaro nell’acquisto di 25 nuovi treni ad alta velocità e nella creazione di 1.500 nuovi posti di lavoro. In realtà la società facente capo a Montezemolo (così come il resto dell’imprenditoria privata) non ha investito un solo euro nella costruzione delle infrastrutture per il TAV che da 17 anni dissanguano le finanze pubbliche, ed è “scesa in campo” solamente oggi alettata dalla prospettiva di creare utile gestendo un servizio che potrà diventare economicamente produttivo alla luce del fatto che sono stati i cittadini a finanziare l’intera operazione. Così come NTV non creerà alcun nuovo posto di lavoro ma semplicemente sottrarrà alle FS parte del servizio di competenza (con tutta probabilità la parte più remunerativa) assorbendo un migliaio di lavoratori fra quelli che le Ferrovie si apprestano a lasciare a casa anche in funzione del disimpegno messo in atto dall’azienda per favorire i privati.

Il servizio del TG1, dopo avere sponsorizzato NTV anche per mezzo di una breve intervista a Montezemolo, ha poi vantato le meravigliose “qualità ecologiche” dei treni ad alta velocità, fingendo d’ignorare che tali supposte (e mai dimostrate) qualità sono legate esclusivamente al previsto utilizzo dell’infrastruttura per il trasporto delle merci che attualmente corrono sui TIR. Previsto ma finora mai messo in pratica dal momento che fino ad oggi sulle infrastrutture del TAV non è transitato un solo treno merci e chi si occuperà di gestire il servizio in futuro, come NTV, lo farà preoccupandosi esclusivamente dei passeggeri.

Il TG1 ha poi affermato in conclusione del servizio che NTV diventerà operativa a partire dal 2011 sulla tratta ad alta velocità Torino – Milano – Roma – Bari, una tratta virtuale che è stata presentata come reale ai telespettatori, pur allignando esclusivamente nella fantasia dei giornalisti Rai che maldestramente hanno confezionato la notizia.

Le uniche 3 tratte sulle quali attualmente corrono dei convogli passeggeri, in larga parte vuoti, a puro scopo dimostrativo data l’estrema esiguità dei percorsi del tutto inadatta ad esprimere le “doti” dei treni ad alta velocità, sono quella fra Settimo Torinese e Novara ( 85 km appena), fra Roma e Gricignano (circa 190 km) e fra Padova e Venezia (non facente parte del progetto originario) della lunghezza di soli 24 km.
Probabilmente nei prossimi anni ( forse nel 2009) perverrà alla conclusione la tratta Milano – Bologna, l’unica dove lo stato di avanzamento dei lavori è ormai giunto a buon punto. La tratta Bologna – Firenze è costituita da 70 km di gallerie prive del tunnel parallelo di soccorso dove i treni non potranno correre ad alta velocità ed i lavori per il complicatissimo sottoattraversamento di Firenze, destinati a durare parecchi anni non sono ancora neppure iniziati.
La tratta Roma – Napoli si ferma attualmente a Gricignano mancando l’ultimo troncone ed il relativo nodo del capoluogo partenopeo le cui date di completamento (attualmente 2009) vengono da tempo posticipate di anno in anno. Fra Napoli e Bari non esiste assolutamente nulla se non un protocollo d’intesa e qualche straccio di progetto preliminare concernente un’infrastruttura che nelle ipotesi più ottimistiche potrebbe vedere la luce fra una ventina di anni.

Pessime bufale dunque, tanto più gravi in quanto spacciate come verità dal principale canale della TV nazionale che sta sempre più specializzandosi nel produrre ottima disinformazione di bassa qualità.


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