30/07/08

Il lupo che raglia


La televisione, a tambur battente, continua la prorpia missione diseducativa e confusionaria. Anziché fare informazione dà voce ai soliti ribaltati liberi di capovolgere la realtà con tesi inventate e FALSE.
Il problema è che se a controbattere falsità e idiozie c’è in studio qualcuno che non ha la voglia, la forza e tantomeno la preparazione per correggere il tiro, in pochi minuti i danni alla verità si moltiplicano producendo l’irreparabile. Ossia l’Italia odierna sedata e controllata.

Uno di questi, sempre pronto ad esprimere solidarietà a indagati e corrotti che devono rendere conto del proprio operato alla magistratura nell’interesse della democrazia e degli italiani, è il deputato Maurizio Lupi, promosso tale dalla regione Lombardia dopo che il suo “venerabile maestro” Roberto Formigoni ha dovuto rinunciare alla carica di ministro, che tempo fa si distinse esprimendo solidarietà a Letizia Moratti, finita sotto inchiesta per abuso d’ufficio dalla procura di Milano per gli incarichi d’oro remunerati milioni di euro a persone senza titolo, dopo la denuncia presentata dal consigliere comunale indipendente Basilio Rizzo.
Non va dimenticato che Maurizio Lupi è attivo esponente di Comunione e Liberazione, setta religiosa di stampo massonico con radici ben salde nel potere lombardo e che ha in Roberto Formigoni la sua massima espressione operativa. Uno dei tanti effetti devastanti di questa loggia politica sommersa mascherata di moralismo, è che negli ospedali lombardi i medici laici e non obiettori si trovano col lanternino.

Il ribaltato Maurizio Lupi è stato premiato deputato per servire la causa del nano mafioso impunito. Si distingue per la faccia tosta che ha nel seminare merda in giro per gli studi televisivi sostenendo le classiche tesi ribaltate sulla magistratura e non esitando a contraddirsi.
A forza di sparare idiozie Maurizio Lupi arriva a dire che compito della magistratura è di indagare ma senza sbattere in galera nessuno. Anzi, secondo Lupi è meglio se indagano i cittadini sull’operato dei loro rappresentanti.
Mentre difende i suoi colleghi di partito inquisiti, condannati per associazioni mafiose, associazioni a delinquere, tangenti e abusi di ogni tipo, Maurizio Lupi è uno dei replicanti incaricati di ribaltare la realtà nei salotti coloriti della televisione spazzatura italiana. Tra cui, purtroppo, non sfugge Omnibus su La7 dove secondo Lupi c’è un problema di rapporti fra la politica e la magistratura. Nulla di più falso. La magistratura fa il proprio lavoro, il fatto che i reati intercettati colpiscano i politici è un problema di comportamento dei politici.

Il ribaltato Lupi parla di ipotesi accusatorie contro Del Turco. Non sono ipotesi, bensì accuse vere, costruite su prove che sarà dura per Del Turco e compagni di merende smontare.
Il ribaltato Lupi si sostituisce ai magistrati. Decide che l’arresto non può essere lo strumento per approfondire le indagini e per indurre l’arrestato a confessare i propri REATI, lasciando intendere che la magistratura non ha il diritto di decapitare una giunta regionale eletta dai cittadini. In realtà Lupi non dice che la magistratura se ha messo in galera Del Turco e co. per un giro di tangenti illegale ha fatto soltanto il bene dei cittadini.

Il ribaltato Lupi conferma il piano piduista capeggiato dal suo cspo mafioso di Arcore, secondo cui spetta alla politica giudicare l’operato di una giunta e quindi, ergo, spetta alla politica controllare i magistrati.
Lupi si unisce a denigrare Tangentopoli e parla di paure (vere) per quel periodo, attaccato in modo unanime da tutti i politici vicini, alleati o semialleati del mafionano, denigrandone i risultati e infarcendolo di palle.
Il ribaltato Lupi lascia intendere che l’arresto dovrebbe essere chiesto al politico ladro, e se accettato dovrebbe essere operato coi guanti bianchi, magari dopo il riposino pomeridiano, possibilmente con trasporto silenzioso in hotel con vista mare in Jaguar.
Il ribaltato Lupi vule far credere che un politico ladro è diverso da chi si macchia di reati di mafia, dimenticandosi che sono la stessa cosa.
Il ribaltato Lupi e i suoi colleghi dei pirati della libertà esprimono solidarietà a Del Turco e co. perché tra loro ci sono deputati e ministri inquisiti, rinviati a giudizio, oltre che il loro presidente a un passo da una condanna a 6 anni di galera per corruzione in atti giudiziari.
Ecco perché ancora una volta Lupi è incaricato di sputtanare i magistrati. Non importa se affastellando idiozie su teoremi, Lupi si contraddice dicendo che la magistratura deve fare il proprio dovere con le indagini, ossia esattamente quello che ha sempre fatto.

Spettacolare Lupi quando dice altrimenti siamo alla deriva tutto è ammesso e tutto è concesso perché tanto il reato c’è. Appunto! Se il reato c’è non si capisce perché il ladro non debba essere portato in galera! Solo perché fa politica? O per principio di disuguaglianza è bene che in galera ci finiscano soltanto i ladri di polli?
Lupi critica il metodo della galera perché poi si scopre che il reato non c’è. Con questa frase anticipa il clima che ci sarà quando le intercettazioni messe fuori legge costringeranno i magistrati ad avere in mano meno prove, e quindi, a dover scarcerare centinaia di delinquenti che potranno dire di essere state vittime della giustizia che non funziona.
Insomma, l’antipasto ad un nuovo tormentone per sputtanare l’operato dei magistrati a tutela di corruttori e corrotti. E a svantaggio del popolo sovrano. Anche di quello che ha votato Silvio Berlusconi l’impunito.


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