19/07/08
Il Senatore Rossi sgancia la bomba: la politica è addomesticata!
Il Senatore Fernando Rossi, XV Legislatura, dopo 40 anni di casta ha deciso che non ne poteva più, e ha fondato un nuovo movimento che si propone di mettere finalmente al centro la cosa più ovvia, più banale ma paradossalmente meno considerata al mondo: il bene comune.
Non parlo a tutti gli italiani, non parlo a quelli coinvolti nelle organizzazioni della malavita e non parlo a quelli coinvolti nelle clientele dei partiti che ogni giorno sono all'assalto del denaro pubblico.
Vorrei parlare agli italiani che possono ragionare delle questioni del nostro paese.
La mia esperienza fatta al Senato mi porta a ritenere che i mali di queto paese abbiano delle ragioni profonde: il potere della malavita, il grande potere delle banche, e le strutture clientelari dei partiti che sono organizzazioni immodificabili, pena la loro totale scomparsa. Il punto fondamentale che mi ha portato ad allontanarmi dal partito dei comunisti italiani e ad entrare in un altro ordine di ragionamenti è stato constatare che il reale potere politico non sta nel Parlamento. Ricordo che nella finanziaria del 2006, poichè il mio era tra i voti determinanti al Senato, riuscii ad ottenere l'impegno del Governo ad affrontare il tema delle risorse ferme nella banche, i cosiddetti fondi dormienti che da 15 anni nessuno muove più nei conti bancari. Altri stati li utilizzano, perchè sono risparmi di tutti i cittadini fermi nel sistema bancario. L'Italia no. Perchè? Ora, il ragionamento era: perchè le banche sono fortissime e non hanno nessuna intenzione di restituire allo stato questi soldi. Però il Governo accolse la mia richiesta e decise che avrebbe prelevato queste risorse. 14 miliardi ritenevamo noi insieme all'ADUSBEF, dall'interno di Banca Italia ci fecero sapere che al massimo erano 10 miliardi. Non era poco, visto che era più della metà della finanziaria in discussione. Morale: il Governo deciso che questi venivano rimessi ai cittadini nell'interesse pubblico, però non fece niente. E così sono passati due anni senza che il Governo facesse nè la commissione per trattare con Banca Italia nè la normativa per la ripartizione di questi fondi che nel provvedimento avevamo ottenuto andassero ai risparmiatori traditi dei Bond Argentini, della Parmalat, delle grandi cooperative in cui i soci avevano lasciato i risparmi di una vita e al finanziamento per risolvere il problema del precariato. In due anni il Governo non ha fatto nulla. Allora era valida la prima impressione, e cioè: le banche sono fortissime. Più dei partiti!
Un'altra riprova la abbiamo sul tema del signoraggio. Ogni anno uno stato che fa parte dell'Unione Europea e ha adottato la moneta dell'euro preleva tot miliardi di euro in carta moneta e a fronte di questo prelievo si indebita al 2% con la BCE per questi soldi che vengono dati in gestione allo stato medesimo. Alla fine dell'anno la BCE fa un bilancio e la differenza tra il costo di stampa di questa moneta e il suo valore nominale lo riparte tra gli stati membri. La cosa curiosa è che questo riparto di soldi va anche alla Banca d'Inghilterra che non ha adottato l'euro, e sarebbe interessante andare a studiare perchè la Banca d'Inghilterra, al di là della sua fortissima presenza massonica, abbia il diritto di avere i profitti dai debiti fatti dagli altri stati che hanno adottato l'euro. Quando si ripartono questi soldi a livello europeo, essi vanno non agli stati che si sono indebitati ma alle banche. Quindi la Banca d'Italia, che è un organismo privato composto dalle maggiori banche del nostro paese - lo stato ha solo il 5% attraverso l'INPS -, beneficia del debito del paese. Aumenta il debito pubblico italiano, aumentano i profitti dei banchieri attraverso Banca Italia.
Altro elemento che da il segno del potere enorme delle banche - tutti sanno che le banche, la sanità, l'università.. sono fortemente permeate dalle organizzazioni massoniche - è dato dal fatto che quando si passò da banca pubblica dello stato a banca privata entrarono 62 miliardi di euro, 40 in riserve auree e 22 in valuta pregiata. Altri paesi europei, sulla stessa convenzione della BCE, utilizzano questi soldi e sono autorizzati ogni anno ad immettere sul mercato l'equivalente di 5 tonnellate di oro, a riduzione del debito. Qui hanno parlato per anni e ancora continuano a parlare di debito pubblico, ma questi soldi non li vogliono usare. Restano a Banca d'Italia. Altri paesi li utilizzano. Perchè? Ovviamente perchè è fortissimo il sistema delle banche e del sistema creditizio. Poi andiamo a scoprire che da Prodi a Draghi al presidente Ciampi.. sono tutti uomini della Goldman Sachs, una grande agenzia finanziaria della Federal Birou, quindi il potere reale sta in questi grandi gruppi finanziari, e tutto quello che successivamente ho letto, studiato è conferma di questo. I partiti, ormai, come i governo sono permeati da questo enorme potere finanziario e massonico, nei loro vertici, nelle loro strutture determinanti. Questo non vuol dire che non ci siano persone in buona fede dentro questo o quel partito e che cercano di affrontare i problemi. Sono ornamentali. La linea di fondo dei partiti attuali è difendere questo sistema economico, basato sullo strapotere dei grandi gruppi finanziari. E ci ritroviamo dentro un Europa che non è l'Europa dei popoli ma è l'Europa delle banche. Noi discutiamo ma è la BCE che decide la politica. Il Governo adotta dei provvedimenti a sostegno degli artigiani, degli agricoltori, dei commercianti, dei lavoratori, del sistema pensionistico eccetera eccetera... ma la BCE decide la sua politica indipendentemente dalle scelte di chi è eletto dal popolo. Già questo meriterebbe un grandissimo approfondimento, ma nella misura in cui l'euro è fortissimo rispetto al dollaro l'economia americana riparte, ripartono le esportazioni e l'economia europea compresa quella italiana sono allo stremo. Queste scelte non le fa il Governo, non le fanno i partiti: le fa la BCE, che è un organismo composto da banche private.
Abbiamo fatto le recenti elezioni dove da una parte c'era il PDL di Berlusconi, dall'altra il PDL meno elle di Veltroni, e si dicevano "tu hai copiato il mio programma", "no: tu hai copiato il mio!", "noi l'abbiam fatto prima!", "voi l'avete fatto dopo!", "sì però l'avete copiato!".. Di fatto l'Italia doveva scegliere tra un programma ed un altro programma copiati l'uno dall'altro, a detta dei leader dei due movimenti.
Chiamarla ancora democrazia è un bello sforzo, ma va bene: continuiamo pure a chiamarla democrazia! In queste elezioni doveva esserci una famosa legge: la par condicio, che consentisse ad un cittadino italiano di usare la democrazia che significa conoscere per scegliere.
E che cosa conosce l'elettore italiano se il movimento di cui noi facciamo parte, come altri movimenti, hanno avuto lo 0,01 o lo 0.02 di spazio nelle televisioni, perchè c'era un minimo di finzione rispetto all'applicazione della par condicio? Sulla carta stampata ancora più disastrosa la presenza di idee che non fossero quelle di Veltroni o di Berlusconi, o dei loro reggicoda all'interno della Lega o all'interno di IDV. Su cosa si poteva scegliere? Su nulla. Le banche e i grandi gruppi d'affari che dalla mattina alla sera operano per utilizzare il denaro pubblico avevano fatto un assicurazione sulla vita. Chiunque avesse vinto, il loro potere sarebbe rimasto inalterato.
E si parla tanto di magistratura perchè è l'unico potere dove un magistrato che voglia fare il magistrato ha la possibilità di farlo. La politica son già riusciti ad addomesticarla e non fa più paura.
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