30/07/08

Il terzo mondo ci doppierà entro il 2050

La Spagna ci ha superato, la Grecia ci tallona ormai da vicino e gli analisti prevedono che il terzo mondo ci doppierà entro il 2050. Fate un investimento sul futuro: andate dagli scafisti e chiedetegli di assumervi come apprendisti. L'unico lavoro che renderà sarà l'organizzazione di tradotte di padri di famiglia dalla Puglia all'Albania, da Pantelleria a Tunisi... Sui LastMinute ci si accapiglierà per gli ultimi posti sulle zattere.

Per averne la prova facciamo un semplice raffronto.

Negli ultimi due mesi e mezzo in Italia ci siamo occupati dei processi di Berlusconi. La Camera e il Senato sono state occupate da un gruppo di golpisti che hanno preso in ostaggio un organo istituzionale, la magistratura, minacciando di farlo fuori se non avessimo consegnato il riscatto nel luogo e nell'ora convenuta: il Lodo Alfano.
Una volta messo al sicuro il bottino, il Governo si è messo al lavoro sulle priorità. Non quelle del paese, le sue. In primis, la schedatura di massa: un altro ricatto. Dateci le vostre impronte, o marchiamo a fuoco i bambini rom. Una volta azionata la leva del sentimentalismo popolare, gli italiani di buon cuore hanno subito consegnato i polpastrelli senza fare storie. Obiettivo non dichiarato: microchip sottocutaneo. Nel frattempo, il Trattato di Lisbona veniva approvato di soppiatto, il 23 luglio 2008, senza farne menzione alcuna dai mezzi di disinformazione afferenti a Propaganda Due.
Nel frattempo, con lo stesso stile da Shock Economy con il quale si è creata l'emergenza rifiuti, così da poter costruire gli inceneritori di salute, durante la campagna elettorale è stata creata l'emergenza sicurezza.
Il numero di omicidi nel nostro paese è diminuito, ma la gente è convinta di avere bisogno di protezione.
Così pochi trovano strano che dal quattro agosto a Milano gireranno per le strade 400 soldati, arrivati dalla conversione del disegno di legge A.S. n. 692-B, recante misure urgenti in materia di sicurezza pubblica, avvenuta anch'essa il 23 luglio - il numero 23 comincia a suonare un po' sinistro -. Una parte di questi supereroi sarà armata di pistola e potrà fermare e perquisire chiunque non gli vada a genio, mettendo a soqquadro anche la sua automobile per poi scaricarlo in questura. Un'altra parte sarà posta a protezione di obiettivi sensibili, come per esempio le ambasciate, e gireranno armati di mitra. Del resto, la correlazione con le misure urgenti è del tutto evidente: a Milano sono anni che salta un'ambasciata al giorno per atti di terrorismo, mentre orde di musulmani inferociti e armati di corano minacciano di raccogliersi in preghiera se non gli sarà dato un luogo di culto adeguato. Anch'esso presidiato da militari armati di mitra.
Ma forse a tutta questo c'è uno scopo non dichiarato. Forse, con l'esercito già dispiegato nelle città, sarà più facile gestire la vera crisi. Quella degli italiani in fila per il pane, che assaltano le banche nel tentativo di riprendersi i risparmi.

Nel frattempo, il primo di agosto la Spagna approverà il Piano di Risparmio Energetico con il quale prevede di mettere in circolazione un milione di auto elettriche entro il 2014. "Le automobili elettriche sono il futuro e il motore della nuova rivoluzione industriale", sono le parole del Ministro dell'Industria, del Turismo e del Commercio Miguel Sebastian, che tra il 2008 e il 2011 farà risparmiare alla Spagna tra i 43 e i 47 milioni di barili di petrolio.

Questa è la differenza tra un Governo che lavora e un manipolo di malavitosi che si sono impadroniti delle istituzioni.

Prima o poi, dovrà emergere una nuova classe dirigente.
Prepariamogli la strada.

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