18/08/08
Attenti, turisti: se è divertente, l’Italia ha una legge che lo proibisce
Andate in una spiaggia o sulla panchina di un parco senza conoscere le regole, scrive Peter Popham, e potreste tornare a casa con una bella multa.
Oltre ai normali pericoli quali scottature, attacchi di meduse e palpeggiamenti, i vacanzieri in Italia fronteggiano una nuova serie di minacce questa estate, il risultato della risposta frontale del governo Berlusconi a quello che definisce “emergenza sicurezza”.
I sindaci italiani hanno ottenuto carta bianca per emanare leggi per risolvere le proprie problematiche relative alla sicurezza. Il risultato è una tempesta di nuove leggi e regolamenti che minaccia di trasformare il bel paese nel più grande stato bambinaia di sempre.
Ignari stranieri rischiano multe salate per cose perfettamente legali in tutto il mondo esclusa la determinata città in cui si trovano.
A Genova, per esempio, adesso è reato andare in giro con in mano una bottiglia di vino o una lattina di birra. A Roma invece questo va bene, ma se vi stendete sotto un pino o sulle scale di piazza di Spagna per berle, o semplicemente per mangiare un sandwich, il vostro “indecoroso” comportamento potrebbe essere punito. Stesso discorso se il vostro spuntino al fresco è seguito da un pisolino.
Per i bagnanti sono previsti regolamenti severi: su una spiaggia di Olbia, in Sardegna, i fumatori rischiano una multa di 360€, mentre a livello nazionale, il ministro del welfare ha imposto il divieto dei massaggi offerti dagli immigrati, per i possibili effetti nocivi dei “servizi estetici o terapeutici” offerti da persone “che non possiedono adeguata formazione o competenza”.
A Eraclea, vicino a Venezia, i genitori devono controllare attentamente i propri bambini: i castelli di sabbia sono vietati perché “ostacolano il passaggio” lungo la battigia. I racchettoni ed altri giochi con palle sono proibiti in molte spiagge ed i nuotatori che si tuffano noncuranti in mare possono andare incontro a multe salate qualora non si trovino in “aree che lo permettano”.
E attenti voi vacanzieri in località di mare che vi aggirate lontano dalla spiaggia indossando solo boxer o bikini: è contro la legge.
La caccia alla streghe nazionale contro i venditori di borse contraffatte è stata rafforzata a Ostia, la spiaggia più popolare di Roma, attraverso l’uso di elicotteri in pattugliamento, rendendo l’esperienza della spiaggia italiana persino più infernale del solito.
Lontano dall’acqua, le cose non migliorano. Due persone possono sedersi su una panchina di un parco nella città di Novara, ma se una terza si unisce a loro dopo le 11 di sera, i tre stanno infrangendo la legge. A Viareggio possono sedersi sulle panchine tutte le persone per cui c’è posto, ma se uno di loro ci appoggia i piedi rischia una multa. Spargete briciole di pane per i piccioni nella città di Lucca e potreste diventare più poveri di centinaia di euro.
La guerra all’accattonaggio è stata intrapresa da molte città - inclusa Assisi, la città di S. Francesco che proprio qui iniziò la sua vita religiosa come mendicante. Nella romantica città di Verona questa tendenza è stata portata fino alla sua logica conclusione: la confisca dei guadagni dei mendicanti. A Firenze adesso è illegale pulire i parabrezza delle automobili in coda ai semafori.
Il governo di Silvio Berlusconi potrebbe essere il primo al mondo ad avere introdotto un “Ministro della semplificazione” con il compito di identificare ed abolire le leggi superflue, ma nell’interesse di una maggiore democrazia e sicurezza a livello locale il suo Ministro degli interni, Roberto Maroni, ha permesso lo sbocciare di migliaia di leggi.
La maggior parte di esse con tutta probabilità non verrà mai applicata, ma sarà una magra consolazione per chi, dopo aver dato da mangiare ai piccioni, si ritroverà una multa salata tra i souvenir delle vacanze.
[Vai all'articolo originale di Peter Popham]
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11 settembre,Ambiente,Costume e società ,Curriculum politici,Dicono di noi all'estero,Economia,Energia,Giustizia, Inchieste,Informazione,Iniziative,L'inizio, Mafia,Passaparola,PiazzaNavona,Politica, Rifiuti,Salute,Sicurezza,Sicurezza sul lavoro,Sostenibilità,Tangenti,Trattato di Lisbona,Video
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