16/08/08

I primi cento giorni di Re Silvio



Dei provvedimenti intrapresi dal nostro governo se n'è parlato abbastanza. Poco e male nei telegiornali, molto e nei modi più diversi nei quotidiani, moltissimo e con grande accuratezza e dovizia di informazioni sulla rete.
Il governo è ormai giunto ad un traguardo spesso significativo per le attività di un esecutivo: la fine dei primi 100 giorni di governo (anche se so che per molti sembra passato un decennio dalla nomina di questo esecutivo).
Qualcuno ha ben deciso di fare un riassunto di quanto fatto finora. Non si può certo dire che il governo di Re Silvio IV sia rimasto con le mani in mano. Ora si tratta solo di capire COME ha lavorato. Perché, sia chiaro, la quantità e la qualità sono due fattori di valutazione distinti. E molto spesso non coincidono tra loro.

Riporto stralci di un documento riepilogativo sull'attività dei primi 100 giorni del governo di Silvio Berlusconi, scritto da Alessia Grossi e Paola Zanca, con il contributo di Tullia Fabiani e reperibile sul sito dell'Unità in versione PDF cliccando qui.

FINANZIARIA

Promessa 1: Taglio dell'ICI.
Fatto 1: L’Ici è stata tagliata. Ma il governo Berlusconi ha tolto l’imposta comunale sugli immobili ai più ricchi. Ai meno abbienti, infatti, l’aveva già levata il governo Prodi. La scelta di Tremonti, dunque, rischia di privilegiare anche chi problemi economici non ne ha e di mettere in crisi le casse dei Comuni che vedono sparire una delle loro principali fonti di finanziamento. E va a finire che a pagarne le conseguenze saranno di nuovo i più disagiati che non avranno più tutti i servizi comunali che l’Ici garantiva.

Promessa 2: imposta per banche e petrolieri (la cosiddetta Robin Hood Tax).
Fatto 2: La Robin Hood Tax ricade sui consumatori. Malgrado il ministro che voleva rubare ai ricchi per dare ai poveri, non c’è stato un analista economico che abbia apprezzato la proposta del ministro: per i consumatori finali si determinerebbe un ulteriore aumento del prezzo dei carburanti. In sostanza, i petrolieri vessati dal fisco, avrebbero fatto ricadere la tassa sul prezzo al consumo: la trovata di Tremonti, infatti, non prevede sanzioni nel caso di rincari non “adeguatamente motivati”.

Promessa 3: più soldi per tutti.
Fatto 3: Il governo regala una una card prepagata – per un valore di circa 400 euro l’anno – che i pensionati potranno spendere per spesa e bollette. Una tantum, un’elemosina.

Promessa 4: nuove strutture ospedaliere.
Fatto 4: tagli alla spesa sanitaria e reintroduzione del ticket.

Promessa 5: meritocrazia nell'istruzione pubblica.
Fatto 5: Nella Manovra i tagli alla scuola ammontano ad 8 miliardi di euro oltre a 130 mila licenziamenti, tra insegnanti e personale non docente nelle scuole, altri 500 mila euro di tagli per le Università.

LAVORO

Promessa 2: stabilizzazione del lavoro precario.
Fatto 2: Il maxiemendamento approvato con la manovra economica butta all’aria buona parte delle tutele: l'emendamento annulla la possibilità per i lavoratori, una volta fatto ricorso al giudice e constatata la irregolarità del rapporto di lavoro, che il contratto a tempo determinato possa essere trasformato a tempo indeterminato. Si fa carta straccia anche della norma che tutelava i lavoratori precari dal ricatto delle dimissioni in bianco. L’azienda non ha più obbligo di assumere a tempo indeterminato nemmeno chi lavora da tre anni senza garanzie.

Promessa 6: freno della crisi economica e dell'inflazione.
Fatto 6: Il governo Berlusconi ha calcolato un’inflazione programmata molto più bassa di quella attuale: per l'anno in corso 1,7%, mentre si scende all'1,5% negli anni seguenti. Perché un così abnorme taglio rispetto al dato reale che ora viaggia oltre il 3,6%? La risposta è semplice: è su quella cifra che dal 1993 si basano gli aumenti salariali nei contratti di lavoro.

GIUSTIZIA

Promessa 2: aumento delle risorse per la giustizia.
Fatto 2: Il decreto legge della Manovra Finanziaria per "ridurre l’indebitamento delle amministrazioni pubbliche" prevede nel prossimo triennio 2009/2011 e anche fino al 2013 tagli sulle risorse materiali e umane del settore Giustizia.

SICUREZZA

Promessa 1: Aumento progressivo delle risorse per la sicurezza.
Fatto 1: Con la manovra correttiva del bilancio dello Stato per il triennio 2009/2011, vengono tagliati oltre 3 miliardi di euro sui capitoli di spesa della Sicurezza e della Difesa delle amministrazioni dello Stato.

TELEVISIONE

Promessa: Completamento del processo di liberalizzazione del settore delle telecomunicazioni e diffusione della larga banda su tutto il territorio nazionale.
Fatto: Berlusconi è tornato al governo, e venti giorni dopo il suo insediamento ha pensato subito a salva Retequattro dal trasferimento sul satellite: nel decreto salva-infrazioni, è immediatamente spuntato un emendamento salva Retequattro. Intanto, l’Unione Europea tiene aperta una procedura di infrazione sul regime delle frequenze televisive in Italia.

Questo e molto altro nel PDF di 69 pagine redatto dalle 3 giornaliste dell'Unità. Consiglio a tutti voi di dare un'occhiata, per quanto l'uso sconsiderato dei commenti di esponenti PD ad ogni coppia Promessa/Fatto e le sperticate lodi al precedente governo Prodi tendono a rendere il documento un po' indigesto e anche un po' troppo sponsorizzante.

Buona lettura, e che sia critica come sempre!

Fonte articolo

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11 settembre,Ambiente,Costume e società ,Curriculum politici,Dicono di noi all'estero,Economia,Energia,Giustizia, Inchieste,Informazione,Iniziative,L'inizio, Mafia,Passaparola,PiazzaNavona,Politica, Rifiuti,Salute,Sicurezza,Sicurezza sul lavoro,Sostenibilità,Tangenti,Trattato di Lisbona,Video

1 commento:

  1. Gran bell'articolo! Potessero leggerlo tutti o almeno ne parlasse qualche tg?
    Ma è notte ,sto sognando!
    (ps: grazie per i suggerimenti per le traduzioni)

    Ciao

    RispondiElimina

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