25/08/08

Minori scomparsi: numeri da non credere!


L’informazione pilotata non informa. Rispetta rigide regole di mercato ed è funzionale a 4 babbioni che detengono il potere.
I dispacci d’agenzia, se approfonditi, diventano articoli sui giornali, spesso servizi nei telegiornali della durata di un minuto in cui si spiega poco o nulla. Le redazioni dei telegiornali vivono alle spalle delle agenzie e dei giornali. Difficile trovare qualcosa di autoprodotto. Al di fuori di Roma e Milano succede poco per i redattori dei telegiornali. La scaletta è sempre uguale: fatto o fattarello di cronaca in apertura, politica con le dichiarazioni dei babbioni, qualche delitto di cui si è già intuito tutto, gossip, spettacoli, cinema e idiozie trasformate in curiosità.
L’estate in particolare, è il periodo dove la mancanza di notizie trasforma in casi nazionali clamorose sciocchezze. Nel 2003 il Tg5 raccontò di una pantera nera avvistata nelle campagne vicino a Cremona. In quel periodo, io che lavoravo proprio a Cremona nella redazione di Primarete Lombardia, ricordo che la caporedattrice riprese la notizia ordinandoci di aggiornare quotidianamente lo stato degli avvistamenti e delle ricerche. La zona sotto i riflettori dove si riteneva si aggirasse la belva, coltivata a mais, fu disseminata di cartelli che avvertivano del pericolo scoraggiando chiunque a fermarsi con l’auto e circolare in bicicletta.
La notizia, calvalcata da metà luglio a fine agosto, si rivelò una bufala quando 2 vigili scoprirono che la pantera era in realtà un cane randagio di grossa taglia avvistato in una roggia, provato dagli stenti e dalla fame. Il Tg5 quella bufala non la aggiornò più, ma nemmeno noi di Primarete ci preoccupammo di soffiare sul castello di carte. Perché quella balla aveva riempito il vuoto figlio dell’ignavia e della poca voglia di setacciare le realtà della provincia, dove con tempo e costanza potrebbero sbucare casi umani di una certa gravità sociale.
Purtroppo la politica del risparmio e dell’omologazione al nulla, ha progressivamente portato alllo scadimento della qualità dei giornalisti addetti alle redazioni locali, e all’appiattimento del ruolo dei cronisti, ridotti a suicidi copia-incolla che hanno svilito il mordente dei cani da guardia del potere e del territorio.
Con questo sistema l’informazione non esiste. Esistono le balle trasformate in notizie. Se in Italia la sicurezza e la giustizia funzionassero non esisterebbero certi numeri.
Se un bimbo scompare nel nulla non è sempre detto che i media ne parlino. I casi che conosciamo come quelli di Denise Pipitone, Angela Celentano o Santina Renda, sono divenuti famosi perché con la paradossale “fortuna” di essere capitati in periodi di “magra”. Degli altri migliaia di scomparsi nessuno sa nulla.
Mentre il Tg1 inserisce nel sommario la storiella strappa lacrime della balenottera morta, l’Italia rimane il paese europeo col maggior numero di bambini scomparsi!
Qualche numero: 491 nel 2005, 644 nel 2006, 989 nel 2007 e ben 368 fra il primo gennaio e il 31 marzo di quest’anno. Trecentosessantotto minori fra gli zero e i 17 anni in 90 giorni significano oltre 4 scomparsi al giorno. 1 ogni 6 ore.
Il numero, negli ultimi 3 anni, è aumentato vertiginosamente. Senza soste.
Siccome non c’è motivo di ritenere che il ritmo delle sparizioni dei primi 3 mesi sia diminuito, ci sono serie possibilità che quel numero, entro il prossimo 31 dicembre lieviti a qualcosa come 1.500 mnori scomparsi nel nulla. Millecinquecento. Che sommati agli scomparsi degli ultimi 3 anni diventerebbero 3.624. Tremilaseicentoventiquattro minori scomparsi su suolo italiano di cui non si hanno più notizie. Dove potrebbero essere finiti se non tra le fauci di pedofili o di trafficanti di organi? Il dato riguarda sia minori italiani che stranieri, in tutte le regioni italiane.
Guardare questo sito per rabbrividire.
Guardare QUI per farsi un’idea dei numeri dettagliati di questo orrendo fenomeno.
Il blog, da oggi, sostiene la sua petizione con la speranza che sempre più gente spenga il televisore e si affacci su Internet. Per il bene nostro e dei nostri figli, oltre che di quelle famiglie disperate che non sapranno darsi pace per la sorte dei loro piccoli.
Perché una società che non si prende cura dei propri figli è una società criminale. Senza futuro.

Bambini scomparsi

Bambini Scomparsi

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