L’uso di materiali tossici in edilizia non sembra più limitarsi all’ambito delle grandi opere, dove sostanze nocive di svariata natura vengono spesso usate per la costruzione delle infrastrutture, come più volte documentato nelle indagini concernenti i cantieri del TAV. http://ilcorrosivo.blogspot.com/2008/06/nei-cantieri-del-tav-discariche.html
Quanto infatti emerge da una operazione della polizia denominata 'Black Mountains' che in questi giorni ha portato al sequestro di ben 18 aree disseminate lungo tutto il territorio crotonese fino a Cutro e Isola Capo Rizzuto, dimostra inequivocabilmente come il “cemento tossico” venga usato senza parsimonia per edificare qualsiasi genere di costruzione, comprese quelle destinate alla civile abitazione.
Le indagini della procura della Repubblica di Crotone, coordinata dal sostituto procuratore Pierpaolo Bruni, nel merito delle quali già sette persone sono state iscritte nel registro degli indagati hanno portato alla luce come almeno 350 mila tonnellate di materiali tossici contenenti arsenico, zinco, piombo, indio, germanio e mercurio, provenienti dagli scarti dell'industria "Pertusola" di Crotone e destinati ad essere smaltiti in discariche per rifiuti speciali, siano state invece utilizzate per lavori edili riguardanti alloggi popolari, villette, cortili di scuole, posteggi, una banchina portuale e strade.
La truffa che determinerà pesanti ricadute sulla salute dei cittadini, sottoposti a loro insaputa agli effetti nocivi di sostanze altamente tossiche e minerà in profondità l’integrità di un ambiente già degradato a causa delle aggressioni precedentemente compiute da alcune società facenti capo all’ENI, è stata portata avanti negli anni grazie ad una consorteria composta da industriali, imprenditori edili e funzionari dell’azienda sanitaria locale che ha potuto fruire della copertura di ampi settori della politica e dell’informazione che hanno provveduto a “coprire” l’ampia operazione di malaffare che si andava compiendo.
Come ormai sempre più spesso sta accadendo, anche in questo caso i più fondamentali diritti del cittadini vengono immolati sull’altare del profitto, della crescita e dello sviluppo, veri bubboni della nostra società che come un cancro marcescente continuano ad ammorbare tutto ciò che trovano lungo il loro percorso.
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