22/09/08

Il muro di Veltrusconi


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Ci sono 18 condannati in Parlamento. Gli inquisiti e i condannati in primo e secondo grado sono più di 70. Loro non molleranno mai, noi neppure. 350.000 firme per un Parlamento Pulito giacciono in una cantina del Senato a disposizione di Schifani e della P2.
Lo psiconano e Topo Gigio Veltroni, non Mastella, hanno fatto cadere Prodi. Hanno chiuso il varco aperto l’otto settembre con il Vday per ritardare il loro crollo. PDL e PDmenoelle sono il vero problema del Paese. Il trionfo dell’antidemocrazia. Chi rappresentano veramente? Chi sono i veri padroni e ispiratori di Veltrusconi?
Del Turco, che aveva stretti rapporti con il sempreonesto Fassino, quello dell’Unipol, è finito dentro, ma potrebbero finirci quasi tutti. La spartizione dei contributi regionali alla Sanità è la prossima Tangentopoli.
Vogliono toglierci ogni voce. Veltrusconi vuole eliminare il diritto di scelta del candidato per il Parlamento Europeo e introdurre lo sbarramento al 5%. Due bastardate. La prima perpetua la nomina da parte dei segretari di partito dei Carra, dei Dell’Utri, delle Carfagne e delle Serafini anche in Europa. La seconda impedisce alle minoranze di essere rappresentate. Al Parlamento Europeo non esiste il problema della governabilità sbandierato da Veltrusconi. Un tetto serve solo a fare fuori tutti gli altri. Vogliono rimanere in due, PDL e PDmenoelle, che poi sono uno, con i parlamentari nominati da loro. Pregiudicati e famigliari, amanti e avvocati. Il resto del Paese deve invece essere onesto come ci ricorda Andrea da Torino.

Caro Beppe,
nulla di nuovo... ma sempre sconvolgente anche dopo anni che ne parli sul blog. Devo presentare un modulo per cominciare un'attività commerciale on line, da presentare al proprio Comune 30 gg prima dell'inizio dell'attività. Te lo allego perchè andando a leggere le note riportate in calce che riportano i requisiti che impediscono di esercitare l'attività commerciale (in generale non solo quella on line) trovi:
[...]
1) Art. 5, commi 2 e 4, D.L.vo 114/98 Comma 2: Non possono esercitare l’attività commerciale, salvo che abbiano ottenuto la riabilitazione:
a) coloro che sono stati dichiarati falliti; (lettera abrogata dall’art. 20 del D. Lgs. 12 settembre 2007, n. 169);
b) coloro che hanno riportato una condanna con sentenza passata in giudicato, per delitto non colposo, per il quale è prevista una pena detentiva non inferiore nel minimo a tre anni, sempre che sia stata applicata, in concreto, una pena superiore al minimo edittale;
c) coloro che hanno riportato una condanna a pena detentiva, accertata con sentenza passata in giudicato, per uno dei delitti di cui al titolo II e VIII del libro II del Codice Penale, ovvero di ricettazione, riciclaggio, emissione di assegni a vuoto, insolvenza fraudolenta, bancarotta fraudolenta, usura, sequestro di persona a scopo di estorsione, rapina;
d) coloro che hanno riportato due o più condanne a pena detentiva o a pena pecuniaria, nel quinquennio precedente all’inizio dell’esercizio dell’attività, accertate con sentenza passata in giudicato, per uno dei delitti previsti dagli articoli 442, 444, 513, 513Bis, 515, 516 e 517 del Codice Penale, o per delitti di frode nella preparazione o nel commercio degli alimenti, previsti da leggi speciali;
e) coloro che sono sottoposti a una delle misure di prevenzione di cui alla Legge 27.12.1956 n.1423, o nei cui confronti sia stata applicata una delle misure previste dalla Legge 31.5.1965, n. 575, ovvero siano stati dichiarati delinquenti abituali, professionali o per tendenza.
Comma 4: Il divieto di esercizio dell’attività commerciale, ai sensi del comma 2, del presente articolo, permane per la durata di 5 anni a decorrere dal giorno in cui la pena è stata scontata o si sia in altro modo estinta, ovvero, qualora sia stata concessa la sospensione condizionale della pena, dal giorno del passaggio in giudicato della sentenza.
[...]
Questo è il link: http://www.comune.torino.it/commercio/moduli/pdf/mod7_2008.pdf.
Bè, ma allora è chiaro! Se i condannati non possono avere funzioni pubbliche comunali, provinciali, regionali; se non possono fare gli agenti delle forze dell'ordine, i pubblici ufficiali, in magistratura figurarsi... e se non possono neanche mettere su un'attività commerciale... è chiaro che ai condannati resta solo attaccarsi alla poltrona del Parlamento e difendere il posto e i privilegi con tutte le armi!” Andrea, Torino

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