25/11/08

Vivace, energia elettrica pulita dalle acque che scorrono lente

Ricavare energia dall'acqua che scorre, l'ultima idea si chiama Vivace.

E le idee si susseguono perchè si calcola che appena lo 0,1% dell'energia degli oceani sarebbe sufficiente ai bisogni di tutto il mondo.

La novità rispetto al Searaser e agli altri dispositivi è che Vivace riesce a ricavare energia elettrica anche dalle acque lente. E per questo potrebbe essere adattissimo ai mari dell'Italia.

Il Searaser, così come il Pelamis portoghese, la PowerBuoy spagnola e le turbine scozzesi necessitano infatti di onde gagliarde o di forti maree. La loro destinazione sono gli oceani, non un mare quieto come il Mediterraneo.

Vivace no, dicevo: è ideato per le acque calme dei mari e dei fiumi che si muovono ad una velocità inferiore ai 2 nodi, corrispondenti a circa tre chilometri all'ora.

Si tratta di un apparecchio cilindrico che, immesso nell'acqua, genera ai suoi lati dei vortici.

Infatti Vivace sta per "Vortex Induced Vibrations for Aquatic Clean Energy"

I vortici muovono cilindri montati su una sorta di molle, e questa energia meccanica viene convertita in energia elettrica.

Per ora Vivace è un prototipo delle dimensioni sufficienti ad accendere una lampadina.

L'ideatore, il professor Michael Bernitas, ritiene che un Vivace grande come una pista di atletica ed alto come un edificio di due piani sia in grado di fornire elettricità sufficiente a 100.000 abitazioni al prezzo di 5,5 centesimi di dollaro al kilowattora.

Su Ecofriend Vivace, energia elettrica pulita dalle acque che scorrono lente

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