20/01/09

Linate e Malpensa miniere d’oro di gente incompatibile


Facciamo chiarezza sulla confusione che ha riguardato negli ultimi giorni gli aeroporti di Malpensa e Linate. Una faccenda molto discussa nel consiglio regionale lombardo, della quale ho chiesto conto al consigliere Stefano Zamponi, capogruppo dell’Idv, che nell’intervista spiega i tramini che arricchiranno i soliti amici di Berlusconi, alle spalle degli italiani e dei leghisti in modo particolare.

La Cai è controllata da uomini scelti da Silvio Berlusconi, fra cui alcuni pregiudicati di Mani pulite, che hanno rilevato per 4 soldi Alitalia lasciando i suoi 4 miliardi di debiti accollati alle nostre tasche di cittadini.
La Cai ha deciso di abbandonare l’aeroporto di Malpensa, dando il seguito al progetto iniziato durante il governo Prodi, con la differenza che all’epoca la Lega nord sollevò un polverone contro la decisione, oggi, invece, ne è complice assieme al sindaco di Milano Letizia Moratti e a Roberto Formigoni.

Consegnare Linate e Malpensa al centralismo di Roma alla faccia del federalismo, significa che già da ora il traffico aereo diminuisce del 30%, mentre la Sea, la società proprietaria dei 2 scali posseduta sia dal comune che dalla provincia di Milano, perderà decine di milioni di dividendi. Checché ne dica Bossi, che assieme al suo partito ha tradito gli elettori del nord per cedere ai ricatti di Silvio Berlusconi.

La società che gestisce Cai è la stessa che gestisce l’aeroporto di Fiumicino. Ha tutto interesse a guadagnare il più possibile sulla tratta più importante d’Italia: Milano-Roma. Per garantirle i guadagni in regime di monopolio il governo ha già sospeso tutte le normative antitrust in barba alle leggi europee, e in pieno conflitto d’interessi, visto che uno degli azionisti di Cai, Roberto Colaninno, è papà del deputato veltroniano Matteo.

Chi, per volare da Linate a Roma e ritorno, sarà obbligato a spendere 690 euro è invitato a tenersi da parte il biglietto perché fra un po’ di tempo, quando l’Europa dichiarerà illegale questo monopolio a norma di legge, i passeggeri tartassati potranno essere rimborsati.

Da Linate si potrà volare soltanto a Roma con una sola compagnia per evitare che entri in concorrenza con Malpensa. Così, chi dall’Italia volesse volare negli Stati Uniti, sarà costretto a partire da Roma piuttosto che da Francoforte con una compagnia controllata da Cai, in totale violazione delle normative europee sulla concorrenza. Anche questo provvedimento sarà annullato dall’Europa.

Ma intanto Berlusconi e i suoi amici impegnati a non vendere per 4 anni, cercheranno di guadagnare il più possibile prima di vendere le loro quote ad Air France. In questo modo guadagneranno tantissimo, un po’ come fu per l’operazione Telecom, mentre gli italiani continueranno a pagare i debiiti della vecchia Alitalia, assieme alle sanzioni che l’Europa comminerà all’Italia per le norme antitrust violate dal suo governo, e che i telegiornali non raccontano.

In sintesi: Alitalia svenduta per 4 soldi, i debiti accollati agli italiani, e fra 4 anni gli imprenditori privati venderanno il tutto ad Air France per la felicità dei loro portafogli. Il tutto grazie alla complicita della Lega che ti frega.

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