E' uno strano, stranissimo concetto di sicurezza quello che oramai la fa da padrone nel nostro paese. Eravamo abituati a concepire il problema della "sicurezza personale" come il diritto ad essere sani e in salute, la garanzia di non dover morire sul posto di lavoro, il diritto ad avere un posto di lavoro, la serenità di sapere che, al minimo pericolo corso, qualche "tutore dell'ordine" sarebbe corso in nostro aiuto, con tutti i mezzi messi a disposizione dallo Stato.
Non potevamo certo immaginare che "sicurezza" un giorno sarebbe diventato sinonimo di assenza di cittadini stranieri, raid punitivi nei campi nomadi, riduzione dei fondi alle forze di polizia, impiego dei soldati in città, "annullamento" delle leggi sulla sicurezza sul lavoro, schedatura di tutti gli "indesiderati" e drastica riduzione dei metodi di indagine come le intercettazioni. E' sufficiente dare un'occhiata al cosiddetto "pacchetto sicurezza", appena approvato al Senato e trasmesso per la lettura e la discussione alla Camera, per capire come questo concetto sia stato semanticamente stravolto. Articolo 8: la reclusione che prima era prevista per chi danneggiava o deturpava beni di interesse storico o artistico (per esempio per chi avesse avuto una sufficiente dose di follia per scrivere "Forza Roma" sulle mura del Colosseo) ora viene estesa a chiunque osi fare anche una scritta a penna su un qualunque bene immobile o di trasporto (pubblici e privati). Articolo 16: la pena di furto aggravato (prevista nei soli casi di uso di armi o di sequestro di persona), ora si estende ai casi di furto all'interno o nei pressi delle banche o all'interno dei mezzi di trasporto. Anche se senza armi o procurato pericolo. Articolo 21: lo straniero che viene trovato a soggiornare nel nostro paese irregolarmente, viene condannato ad una multa da 5 mila a 10 mila euro. La scelta in assoluto migliore per ridurre il fenomeno dell'immigrazione irregolare! Come iniziativa per la riduzione dell'immigrazione clandestina si potrebbe suggerire di rendere possibile l'accesso ai permessi di soggiorno per chi entra in Italia per cercare regolarmente lavoro, ma probabilmente sarebbe tempo perso. Articolo 45: obbligo di presentazione del permesso di soggiorno per lo straniero sottoposto a cure mediche. In altre parole, uno straniero che soggiorna "irregolarmente" nel territorio italiano, se desidera curarsi, rischierà di andare incontro a procedimento di espulsione (o di arresto in caso di recidività). La conseguenza di tale legge è facilmente intuibile: esseri umani malati (talvolta infettivi) che non potranno, di fatto, farsi curare. A meno che non siano vittime di un coma cerebrale e chiedano di morire, nel qual caso verranno tenute in vita contro la propria volontà per almeno 150 anni. Articolo 50: istituzione di un registro tramite il quale verranno schedati tutti i senza-fissa-dimora presenti in Italia. Attendiamo a breve l'istituzione dell'obbligo di cucire sui vestiti un apposito segno di riconoscimento. Avviso al governo: la stella di David è già stata presa. Articolo 52: legalizzazione delle ronde dei cittadini a caccia di presunti criminali. Si tagliano i fondi alle forze di polizia e si mandano in campo i civili. Una bella prova di responsabilizzazione del cittadino. Articolo 60: oscuramento dei siti internet appartenenti a persone INDAGATE (quindi non colpevoli fino a prova contraria) per istigazione a delinquere, istigazione alla disobbedienza alle leggi o apologia di reato. E' evidente quanto possa essere facile ravvisare una possibile istigazione a disubbidire alle leggi in articoli o post che critichino duramente un provvedimento legislativo o che, magari, ne evidenzino una possibile illegittimità. Ora pensate a quale uso scellerato si possa arrivare a fare di un tale strumento, se solo lo si desiderasse.
PS: invito chi non l'avesse ancora fatto a leggere l'articolo scritto da Roberto Saviano per El Pais e pubblicato in Italia da Repubblica dal titolo "Chiedete scusa a Beppino Englaro".
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