Un piccolissimo aggiornamento sull'infinita crisi immobiliare americana: un quarto dei mutui americani sono tecnicamente "sott'acqua". Ovvero l'importo residuo del mutuo da pagare è SUPERIORE al valore di mercato della casa. In pratica, a discrezione della banca, il mutuo potrebbe essere ricontrattato a sfavore dei mutuati, dato che il bene posto a garanzia non è sufficiente a coprire il rischio in caso di insolvenza. Inoltre le famiglie che si trovano in questa situazione, qualora non possano attingere a altri risparmi, non possono liberarsi della casa, il cui valore sta scendendo rapidamente, vendendola finchè sono in tempo, perchè non riuscirebbero a liquidare quanto dovuto alla banca.
In pratica sono condannati o a perdere la casa o a continuare ad abitare in un quartiere che via via si spopola dei loro vicini con simili problemi che hanno già regalato la casa alle banche e si ripopola con abusivi di vario genere, ivi compresi gli animali selvatici.
Una situazione insostenibile, almeno nel lungo termine.
Nel frattempo qualcuno dei soliti si sforza di vedere un briciolo di luce in fondo al tunnel e giura che alla fine del 2010 la crisi finirà.
Sono d'accordo. Una situazione così è insostenibile e non potrà durare ancora a lungo.
Il punto è che non è affatto detto, non è per niente scontato, che l'uscita dalla crisi passi dal suo superamento.
La prima regola, nel passaggio dal mondo delle favole al mondo reale, è che non esiste l'obbligo di happy-ending.


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