Nel silenzio più assoluto delle Istituzioni dello Stato preposte al controllo di legalità dei magistrati, ritengo doveroso pubblicare la diffida che il 23 aprile 2009 il mio legale, l'avv. Fabio Repici, ha inviato al Procuratore della Repubblica di Roma Giovanni Ferrara ed ai Procuratori Aggiunti Nello Rossi e Achille Toro che, con il Sostituto Procuratore Andrea De Gasperis hanno inopinatamente rifiutato la restituzione dei reperti informatici e dei dati sequestrati illegittimamente dal ROS presso il mio studio il 13 marzo 2009, a seguito di una perquisizione e di un sequestro annullato in toto dal Tribunale del Riesame di Roma, con le ordinanze dell'8 aprile 2009.
Gioacchino Genchi
Studio legale
Avv. Fabio Repici
PROCURA DELLA REPUBBLICA
presso il Tribunale di Roma
Procedimenti n. 5033/09 e 11434/09 r.g.n.r.
Istanza di restituzione di reperti all’avente diritto
Quale difensore di fiducia del dr. Gioacchino GENCHI, persona sottoposta a indagini nei sopra indicati procedimenti,
tenuto conto delle due ordinanze emesse dal Tribunale del riesame di Roma (nn. 454 e 455 r.g. sequestri) in esito all’udienza dell’8 aprile 2009 (motivazioni depositate il 16 aprile 2009), con le quali sono stati annullati in radice perché illegittimi i decreti di perquisizione e sequestro emessi da codesto Ufficio nei due sopra indicati procedimenti l’11 marzo 2009 ed eseguiti il 13 marzo 2009;
preso atto del provvedimento, apparentemente recante la data del 20 aprile 2009 ma in realtà depositato il 21 aprile 2009, con il quale codesto Ufficio, in violazione delle predette ordinanze del Tribunale del riesame ha disposto la restituzione al dr. Genchi di uno solo dei reperti sequestrati il 13 marzo 2009, ed esattamente del “‘case’ color nero e argento marca “winner” sequestrato presso l’abitazione dell’indagato in data 13.3.2009”, dichiarando, contrariamente al vero, che nessuna altra res appartenente al dr. Genchi sarebbe stata posta sotto sequestro, sostenendo che l’ablazione degli altri reperti sequestrati il 13 marzo 2009 avrebbe riguardato “l’acquisizione di copie”;
che tale ultima affermazione è plasticamente contraria alla realtà, come anche risultante dalle operazioni di sequestro del 13 marzo 2009:
che, infatti, in dettaglio:
A. Il supporto di memorizzazione esterna della capacità di 2TB marca “LACIE” venne acquistato dal dr. Gioacchino Genchi al prezzo di € 371,95 come risulta dal buono di consegna e fattura FPR092205659 emessa il 17 dicembre 2008 da PIXmania-PRO.com (all. 1). Del resto ciò emergeva dai verbali di sequestro e dallo stesso provvedimento di codesto Ufficio (20-21 aprile 2009), laddove si legge che tale supporto contiene “il back-up, effettuato alle ore 23:00 dell’11.3.09, del server denominato ‘CIAMPI’ (contenente il data base ‘TESEO’ e altro) sequestrato presso la sede operativa della C.S.I. srl”. Il back-up risalente alle ore 23 dell’11 marzo 2009 (due giorni prima del sequestro), infatti, venne compiuto dal dr dr. Genchi per esigenze relative alla propria attività e non può, quindi, in nessun modo essere considerato copia, essendo peraltro contenuto in un reperto di notevole valore appartenente al dr . Genchi (si veda anche il verbale di sequestro: “dietro formale richiesta avanzata nei confronti di SANFILIPPO Massimo, in atti generalizzato, veniva fornito il sottonotato materiale informatico, posto sotto sequestro”);
B. Il supporto di memorizzazione esterna della capacità di 3TB marca “LACIE” venne acquistato (insieme ad altro supporto uguale e ad altro con capacità di memoria maggiore) dal dr. Gioacchino Genchi al prezzo di € 499,17 oltre IVA come risulta dalla fattura 1177992 del 26.2.2009 (all. 2) e dalla relativa bolla d’accompagnamento del 25.2.2009 (all. 3). Del resto ciò emergeva dai verbali di sequestro e dallo stesso provvedimento di codesto Ufficio (20-21 aprile 2009), laddove si legge che tale supporto contiene “il back-up, effettuato il 10.3.09, del server denominato ‘GIFUNI’ (contenente il data base ‘TESEO’ e altro) sequestrato presso la sede operativa della C.S.I. srl”. Il back-up risalente al 10 marzo 2009 (tre giorni prima del sequestro), infatti venne compiuto dal dr. Genchi per fini relativi alla propria attività e non può, quindi, in nessun modo essere considerato copia, essendo peraltro contenuto in un reperto di notevole valore appartenente al dr. Genchi (si veda anche il verbale di sequestro: “dietro formale richiesta avanzata nei confronti di SANFILIPPO Massimo, in atti generalizzato, veniva fornito il sottonotato materiale informatico, posto sotto sequestro”);
C. I due DVD contenenti copia del sito web della C.S.I.srl, che come risulta dal verbale di sequestro sono di marca Verbatim capacità 4.7 Gb, vennero acquistati (insieme ad altri esemplari uguali) dalla C.S.I. srl Gioacchino Genchi, come risulta dalla fattura 1538425 dell’8 ottobre 2008 emessa dalla Nierle media group (all. 4). Pertanto anch’essi appartengono inequivocabilmente al dr. Genchi (si veda anche il verbale di sequestro: “dietro formale richiesta avanzata nei confronti di SANFILIPPO Massimo, in atti generalizzato, veniva fornito il sottonotato materiale informatico, posto sotto sequestro”);
D. Il CD contenente copia del programma “Pathdumper” venne acquistato (insieme ad altri esemplari uguali) dal dr. Gioacchino Genchi, come risulta dalla fattura 1364041 del 18 gennaio 2008 emessa dalla Nierle media group (all. 5). Pertanto, anch’esso appartiene inequivocabilmente al dr. Genchi (si veda anche il verbale di sequestro: “dietro formale richiesta avanzata nei confronti di SANFILIPPO Massimo, in atti generalizzato, veniva fornito il sottonotato materiale informatico, posto sotto sequestro”);
E. I quattro supporti (DVD) contenenti una cartella denominata “651.Saladino”, che come risulta dal verbale di sequestro sono due DVD di marca Philips Double Layer da 8,5 Gb e due DVD di marca Verbatim da 4,7 Gb, vennero acquistati (insieme ad altri esemplari uguali) dal dr. Gioacchino Genchi, come risulta (per i due DVD Philips) dalla fattura già indicata come all. 5 e (per i due DVD Verbatim) dalla fattura già indicata come all. 4. Pertanto, anch’essi appartengono inequivocabilmente al dr. Genchi (si veda anche il verbale di sequestro: “dietro formale richiesta avanzata nei confronti di SANFILIPPO Massimo, in atti generalizzato, veniva fornito il sottonotato materiale informatico, posto sotto sequestro”);
che, quindi, in definitiva, tutte le res indebitamente mantenute da codesto Ufficio sotto sequestro in violazione delle sopra richiamate ordinanze del Tribunale del riesame e degli obblighi di legge, appartengono tutte al dr. Genchi;
che, in realtà, tutto il materiale utilizzato dai militari del R.o.s. nei sequestri eseguiti il 13 marzo 2009 appartiene al dr. Genchi, fatta eccezione per la ceralacca utilizzata per l’apposizione dei sigilli (quest’ultima fornita dai militari del R.o.s. dalla Stazione CC. che si trova nello stesso stabile degli uffici del dr. Genchi);
che così la carta da imballo utilizzata dal R.o.s. fu acquistata dalla C.S.I. srl, come risulta dalla fattura 2386 e dallo scontrino del 18 novembre 2008 emessi dalla Bellotti s.r.l. (all. 6), lo spago utilizzato dal R.o.s. fu acquistato dalla C.S.I. srl, come risulta dalla fattura 5423 del 22 giugno 2001 emessa dalla Bellotti s.r.l. (all. 7), e il nastro utilizzato dal R.o.s. fu acquistato dalla C.S.I. srl, come risulta dalla fattura emessa il 15 gennaio 2002 da EMME Distribuzione s.r.l. (all. 8) e dalla relativa bolla di consegna del 16 gennaio 2002 (all. 9);
che, per tutto quanto sopra, tutte le res in sequestro devono immantinente essere restituite all’avente diritto dr. Gioacchino Genchi, essendo contra legem qualunque altra determinazione di codesto Ufficio;
per le indicate ragioni
diffido
codesto Ufficio, anche ai sensi dell’art. 328 c.p., affinché provveda all’immediata restituzione al dr. Genchi di tutti i reperti sequestrati il 13 marzo 2009, con l’invito a non violare, prima della restituzione, i sigilli, stante l’illegittimità del sequestro statuita dal Tribunale del riesame.
Messina, 23 aprile 2009
Avv. Fabio Repici
Fonte articolo
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