La Spagna è il terzo produttore mondiale di potenza dall’eolico (dietro gli Stati Uniti e la Germania) ed è anche il secondo produttore mondiale per quanto riguarda l’energia solare (dietro solo alla Germania). Finora, però, il paese iberico non ha usato in modo significativo le sue coste per sviluppare l’energia eolica.
Sempre questa settimana, la Spagna ha anche annunciato di voler dismettere le sue centrali nucleari, e l’energia guadagnata con l’eolico, utilizzando i suoi 8000 chilometri di coste per svilupparlo, dovrebbe aiutare a raggiungere quest’obiettivo.
Le zone che saranno disponibili per l’affitto saranno selezionate in base alla forza del vento, alla topografia oceanica, fattori ecologici e al traffico di navi nell’area interessata.
Le turbine eoliche offshore al momento sono più care di quelle da piazzare sulla terraferma, essendo diverse dal punto di vista tecnologico e meno richieste. Si spera che con i progressi che la Spagna può raggiungere nello sviluppo dell’eolico offshore, questo cambi, rendendo la tecnologia più economica al crescere della domanda. In questo modo, forse altri paesi potrebbero fare passi in avanti nello sviluppo dell’eolico offshore, ad esempio Francia e Grecia, paesi emergenti nella corsa all’energia alternativa.
Per dare un’idea più precisa del valore dell’eolico, quest’anno la Spagna ha già battuto il record mondiale di energia dal vento, quando una sola raffica ha generato 11.180 megawatt, che hanno temporaneamente soddisfatto il 40% delle necessità energetiche di tutta la nazione.
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