18/04/09

L'anticasta - L'Italia che funziona, di Marco Boschini e Michele Dotti

Non e' un fine settimana meraviglioso?
Ad Alcatraz e' in corso un workshop sulle buone notizie (clicca qui) e nel Cacao di oggi presentiamo un libro di buone notizie!
Il libro di questa settimana e' “L'anticasta”, di Marco Boschini e Michele Dotti, storie dall'Italia che funziona (edizioni EMI).
Dall'esperienza dei Comuni virtuosi a 5 stelle alla politica e alle iniziative dal basso, dall'acqua pubblica alla raccolta differenziata dei rifiuti, “L'anticasta” racconta di migliaia di cittadini italiani impegnati a costruire un domani migliore.
Contrariamente a quanto vuol farci credere la Casta, portata alla luce nel libro di Gian Antonio Stella, l'Italia non e' solo un paese malato e pieno di vizietti, anzi.
All'interno interventi di Jacopo Fo, Maurizio Pallante, Alex Zanotelli, Franca Rame e altri.
In allegato al libro c'e' anche un DVD inchiesta sui Comuni a 5 stelle.
Pubblichiamo l'introduzione, a cura di Michele Dotti.
Buona lettura!

La denuncia coraggiosa della Casta, che inizialmente aveva suscitato in molte persone grandi speranze di cambiamento, ha finito per generare invece, alla lunga, un diffuso senso d’impotenza, una profonda disillusione e un conseguente distacco dalla politica ed e' proprio questo, paradossalmente, che consente alla Casta di conservare indisturbata e addirittura di aumentare i propri privilegi e gli sprechi!
Per evitare di mettersi realmente in discussione e per legittimare se' stessa la Casta ha seguito, con grande astuzia, una strategia comunicativa che per ora pare premiarla: quella di dipingere mediaticamente l’intera Italia come un Paese malato che condivide a tutti i livelli i vizi e le carenze dei propri rappresentanti politici, i quali sono cosi' apparsi essenzialmente “rappresentativi” del popolo (“abbiamo quello che ci meritiamo”).
Passa cioe' l’idea che “fanno tutti cosi'” e che la corruzione e la furbizia siano il sistema dominante a tutti i livelli; in questo modo il degrado dai vertici discende a pioggia e si diffonde anche alla base, abbattendo il livello di moralita' della societa' italiana e creando cinismo e disperazione.
Tuttavia, riprendendo una riflessione del sociologo Carlo Carboni, se e' vero che esiste indubbiamente questa “Italia che concepisce lo spazio pubblico in funzione di un vantaggio personale, in cerca di scorciatoie, quella delle protezioni clientelari e che non rispetta le regole, qualunquista e indolente”, dall’altra parte “c’e' anche un Paese diverso, che preme per il cambiamento: li' e' il vero motore, il centro da cui si puo' irradiare una concreta riforma del sistema”.
Ma questa Italia – che sta gia' dimostrando con i fatti che le alternative concrete esistono – troppo spesso e' invisibile e non trova spazio nei mass media.
Mostrare come tante persone oneste – non solo nella societa' civile, ma anche all’interno delle istituzioni locali – si stanno battendo ogni giorno per un’Italia migliore, nonostante tutto, puo' invece incoraggiare quanti non hanno ceduto alla rassegnazione e sognano ancora di “cambiare il Paese” piuttosto che di “cambiare Paese”.
Presentare sempre e solo “l’albero che cade” ha portato molti a pensare che in questo momento non si possa fare altro che i “taglialegna”. Noi invece vogliamo raccontare “la foresta che cresce” e pensiamo che questo possa stimolare tanti a fare i “guardiaboschi” se non addirittura ad “aprire dei nuovi vivai”.
Raccontare in maniera diffusa, dettagliata e quindi replicabile “l’Italia che funziona”, a tutti i livelli, e' inoltre il modo piu' efficace per delegittimare realmente alle fondamenta la Casta, mostrando nitidamente quanto essa sia autoreferenziale e non rappresenti affatto la nazione, ne' il suo livello di moralita', ma solo e semplicemente i propri interessi personali.
Il cambiamento, ancora una volta nella storia, non puo' che partire dal basso.
E per fortuna questo sta gia' accadendo!

Per acquistare il libro direttamente online http://www.commercioetico.it/libri/altri-autori/anticasta.html

Fonte articolo

La Casta dei giornali
Firma la petizione per dire NO al NUCLEARE.

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