È stata voluta dagli sceicchi di Abu Dhabi e progettata da Norman Foster
C’è un italiano dietro la futuristica rete di trasporti a emissione zero di Masdar City, la soprannominata «città del post-petrolio», che dirà addio all’oro nero e si nutrirà di energie rinnovabili, voluta dagli sceicchi di Abu Dhabi e progettata da Norman Foster. L’inventore del trasporto rapido personale (o Prt) si chiama Luca Guala, lavora in un’azienda di ingegneria di trasporti italiana, la Systematica, nella sede di Cagliari, e per il suo gioiello urbano non inquinante, sembra si sia ispirato a un racconto di Isaac Asimov. Il «Personal rapid transport» è un sistema robotico di taxi elettrici, che si muoveranno su magneti sparsi per l’asfalto, alla velocità di 40 km orari.
IN AUTUNNO LE PRIME DUE FERMATE – Ottantasette sono le fermate dei taxi-robot. Correranno attraverso il centro città e i posti nevralgici (dall’aeroporto, alla stazione, al Massachusetts Institute of Technologies che a Masdar stabilirà un suo dipartimento). «Le prime due stazioni saranno pronte in autunno, perché la rete è molto complessa e i lavori uniscono competenze di ingegneria edile e informatica», ci spiega Luca Guala. «I veicoli, capsule computerizzate su gomma, alimentati a batteria, sono stati realizzati in Olanda dalla 2getthere. Il software, invece, è stato messo a punto da informatici di Bologna».
COME FUNZIONA – Nel disegno originario il Prt doveva correre sospeso sulla città, per non intralciare traffico e pedoni. «Ma con la Foster and Partners abbiamo convenuto che sarebbe stato forte come impatto visivo, allora abbiamo deciso di fare al contrario: le corsie pedonali saranno sopraelevate, mentre i taxi elettrici gireranno sull’asfalto». La capsula seguirà un percorso su magneti piantati ogni 4 metri nell’asfalto. Il veicolo li adopererà per assicurarsi di fare la strada giusta, evitando gli errori. Non ci sarà un guidatore, ma solo un passeggero che salirà alla fermata, digiterà su uno schermo la destinazione, pagherà la sua corsa e sarà trasportato a destinazione. Sarà il computer centrale, collegato al taxi, a scegliere per lui il percorso più breve da origine a destinazione. Il costo? «Un progetto di Prt costa attorno ai 10-15 milioni per chilometro, come una linea di tram. Una linea metropolitana scavata sottoterra costa intorno ai 70-80 milioni per chilometro», assicura Guala.
L’OASI ECOLOGICA - Masdar city (masdar in arabo significa sorgentte) sarà pronta entro il 2015, accoglierà 50 mila persone e si svilupperà su 7 chilometri quadrati in pieno deserto, dove le temperature raggiungono i 50 gradi. Le fonti di energia saranno l’idrogeno, il vento, la luce solare e i rifiuti. L’80 per cento degli edifici sarà dotato di pannelli fotovoltaici e il 99 per cento dei rifiuti diventerà energia. L’acqua potabile sarà garantita da desalinizzatori. Un’oasi ecologica nel deserto
Il sistema non prevederà soltanto un trasporto tramite taxi, ma anche una ferrovia leggera che si snoderà da una parte all’altra di Masdar, probabilmente tra l’aeroporto internazionale di Abu Dhabi e il centro della città. Se un pendolare o un residente è in possesso di un’automobile, potrà continuare ad utilizzarla, ma a patto che lo faccia al di fuori della città. Per questo saranno progettate aree di sosta private in cui i possessori di mezzi privati potranno lasciare la propria auto. Guala anticipa che il sistema sarà simile a quello di una metropolitana leggera, in grado di spostare fino a 60 mila passeggeri all’ora (quanto circa 20 corsie di autostrada). Questo significa che, anche nell’ora di punta, non ci saranno ingorghi, ma il traffico sarà vissuto in maniera più rilassata e confortevole.
Non sarà possibile far tardi al lavoro a Masdar City, a causa del traffico.
E noi a Norman Foster facciamo progettare una stazione totalmente inutile alla fine di un bellissimo tunnel sotto la città di Firenze. SVEGLIAMOCI !!
IN AUTUNNO LE PRIME DUE FERMATE – Ottantasette sono le fermate dei taxi-robot. Correranno attraverso il centro città e i posti nevralgici (dall’aeroporto, alla stazione, al Massachusetts Institute of Technologies che a Masdar stabilirà un suo dipartimento). «Le prime due stazioni saranno pronte in autunno, perché la rete è molto complessa e i lavori uniscono competenze di ingegneria edile e informatica», ci spiega Luca Guala. «I veicoli, capsule computerizzate su gomma, alimentati a batteria, sono stati realizzati in Olanda dalla 2getthere. Il software, invece, è stato messo a punto da informatici di Bologna».
COME FUNZIONA – Nel disegno originario il Prt doveva correre sospeso sulla città, per non intralciare traffico e pedoni. «Ma con la Foster and Partners abbiamo convenuto che sarebbe stato forte come impatto visivo, allora abbiamo deciso di fare al contrario: le corsie pedonali saranno sopraelevate, mentre i taxi elettrici gireranno sull’asfalto». La capsula seguirà un percorso su magneti piantati ogni 4 metri nell’asfalto. Il veicolo li adopererà per assicurarsi di fare la strada giusta, evitando gli errori. Non ci sarà un guidatore, ma solo un passeggero che salirà alla fermata, digiterà su uno schermo la destinazione, pagherà la sua corsa e sarà trasportato a destinazione. Sarà il computer centrale, collegato al taxi, a scegliere per lui il percorso più breve da origine a destinazione. Il costo? «Un progetto di Prt costa attorno ai 10-15 milioni per chilometro, come una linea di tram. Una linea metropolitana scavata sottoterra costa intorno ai 70-80 milioni per chilometro», assicura Guala.
L’OASI ECOLOGICA - Masdar city (masdar in arabo significa sorgentte) sarà pronta entro il 2015, accoglierà 50 mila persone e si svilupperà su 7 chilometri quadrati in pieno deserto, dove le temperature raggiungono i 50 gradi. Le fonti di energia saranno l’idrogeno, il vento, la luce solare e i rifiuti. L’80 per cento degli edifici sarà dotato di pannelli fotovoltaici e il 99 per cento dei rifiuti diventerà energia. L’acqua potabile sarà garantita da desalinizzatori. Un’oasi ecologica nel deserto
Il sistema non prevederà soltanto un trasporto tramite taxi, ma anche una ferrovia leggera che si snoderà da una parte all’altra di Masdar, probabilmente tra l’aeroporto internazionale di Abu Dhabi e il centro della città. Se un pendolare o un residente è in possesso di un’automobile, potrà continuare ad utilizzarla, ma a patto che lo faccia al di fuori della città. Per questo saranno progettate aree di sosta private in cui i possessori di mezzi privati potranno lasciare la propria auto. Guala anticipa che il sistema sarà simile a quello di una metropolitana leggera, in grado di spostare fino a 60 mila passeggeri all’ora (quanto circa 20 corsie di autostrada). Questo significa che, anche nell’ora di punta, non ci saranno ingorghi, ma il traffico sarà vissuto in maniera più rilassata e confortevole.
Non sarà possibile far tardi al lavoro a Masdar City, a causa del traffico.
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