15/05/09

La borsa e la Crisi: due scenari

borsa maggio 2009

Il "poderoso" recupero ( le virgolette sono d'obbligo, perchè tale poderoso recupero ci ha portato da un crollo delle quotazioni di oltre il 70% rispetto ai massimi storici ad un sempre catastrofico 50% abbondante) degli ultimi tre mesi ha illuso ed illude molte persone, analisti e commmentatori, spingendo qualcuno a proclamare l'inizio della fine della Crisi ( la luce in fondo al tunnel).

Intanto vorrei citare, ci sta proprio bene, Winston Churcill, dopo la vittoria di El Alamein, 1942:

"Questa non è la fine, non è nemmeno l'inizio della fine, forse è solo la fine dell'inizio ".

Mi sembra evidente, in fondo ce ne rendiamo conto un po tutti quanti.

Poi, giusto per dare un contributo, vi presento due possibili scenari "ciechi" ovvero basati solo sui numeri di borsa.

Utilizzando i dati degli ultimi anni dell'indice della borsa Italiana e una curva polinomiale di approssimazione, secondo il metodo dei minimi quadrati ( un metodo che, data una certa famiglia di curve, ne cambia i parametri in modo da minimizzare la somma dei quadrati degli errori ( o differenze) tra la curva e i dati reali) si possono ottenere risultati OPPOSTI semplicemente considerando una curva polinomiale di quarto o quinto ordine.

Cosa vuol dire questo?

Che, a livello statistico, TUTTE le possibilità sono ancora aperte, qualunque cosa vi possano dire in proposito.

Ma facciamo finta di essere seri, per un momento, e proponiamo i due scenari, cosi rigorosamente delineati, con relativo commento.

Scenario uno

scenario uno

Come si vede, la migliore approssimazione (polinomiale di quinto ordine) dell'indice segnala chiaramente un'epocale inversione di tendenza verso Ottobre di quest'anno e un poderoso recupero, che porterà a rivedere nuovi massimi prima dell'estate del 2010.

Chiaramente le vigorose politiche monetarie messe in atto dalle banche centrali, il coraggioso intervento di salvataggio del sistema finanziario e la ritrovata fiducia nelle istituzioni bancarie permetteranno una ripresa generale dell'economia, un afflusso di capitali freschi nel sistema e un ritorno ad una crescita poderosa, probabilmente guidata dalla locomotiva di sempre, gli Stati Uniti d'America.

Ovviamente, aggiungo io, una bella parte di questa ritrovata ricchezza andrà a pagare i sempre più scarsi barili di petrolio che dovremo continuare ad estrarre, sempre più faticosamente, da sottoterra.

Poco male, in fondo, per gli indici di borsa, che si appoggieranno non più su titoli bancari ma su titoli facenti riferimento alle materie prime.

Scenario due

scenario due

Come si vede la migliore curva di approssimazione ( una curva polinomiale di ordine 4, anzichè di ordine 5, come la precedente) ci dice chiaramente che gli ultimi mesi costituiscono solo un'anomalia, un momentaneo arresto del vertiginoso crollo, guidato, come sempre, dal progressivo collasso dei principali istituti finanziari.

L'immane ed irripetibile ( oltre che a lungo termine insostenibile) sforzo compiuto dal Governo degli Stati Uniti, riuscirà solo a bruciare invano una enorme quantità di risorse, che avrebbero potuto essere investite in modo ben più vantaggioso, senza aver differinto in modo significativo l'esito inevitabile: il collasso sistemico dell'intero apparato finanziario, fino alla chiusura a tempo indeterimnato della borsa, per evitare le ormai semplicissime scalate ostili delle residue aziende ancora quotate.

Non dovremo attendere a lungo: entro la fine dell'estate i giochi saranno fatti e il mondo entrerà in una nuova era, largamente oscura, fatta di risparmi azzerati, disoccupazione galoppante e valute svalutate.

Quale dei due scenari è più plausibile?

Tecnicamente hanno credibilità analoga (coefficienti di correlazione assai simili).

Ovviamente le ipotesi sottese ( ad esempio che esista un legame tra i valori di borsa ed il tempo e che tale legame sia sistematico) sono largamente ipotetiche(...) e probabilmente errate.

Ma il punto, su cui volevo farvi riflettere, è un altro: si può credibilmente presentare qualunque scenario a partire dai dati esistenti, eppure fare previsioni totalmente erronee ( uno dei due scenari proposti sicuramente lo è).

La cosa è quasi certa, le conseguenze sono catastrofiche, se non si prendono in considerazioni LE CAUSE della Crisi, e si fa di tutto per riproporle in una forma aggravata nel futuro.

Una per tutte?

Beh, ad esempio, mi pare alquanto evidente che regalare soldi alle banche non sia una buona idea, visto l'uso che fanno dei capitali cosi raccolti.

Eppure dopo che perfino il da me tanto vituperato Greenspan aveva ammesso che in effetti quella di regalare denaro alle banche ( tassi di interesse inferiori a quelli di inflazione) non era stata una grande idea, lo stanno rifacendo, in forma aggravata, con i tassi della BCE e della FED che sono già, tecnicamente, sotto zero.

Che fare?

ma è ovvio: lanciare l'immortale e belluino grido di battaglia, che sempre risuonò nelle italiche valli, dai pristini nonchè fulgidi tempi dei nostri padri fondatori:

"io speriamo che me la cavo !!"

Fonte articolo

Stop al consumo di territorio
La Casta dei giornali
Firma la petizione per dire NO al NUCLEARE.

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