14/05/09

La caccia all'immigrato e l'incombenza delle elezioni europee


Italia, 2009. Il governo presieduto da Silvio Berlusconi reputa necessario e giustissimo il pattugliamento delle acque internazionali per bloccare gli arrivi dei migranti dal nord dell'Africa. L'opposizione del centrosinistra protesta.

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Italia, 1997. Il governo presieduto da Romano Prodi reputa necessario e giustissimo il pattugliamento delle acque internazionali per bloccare gli arrivi dei migranti dal nord dell'Africa. L'opposizione del centrodestra protesta (e Berlusconi piange).

Quante cose possono cambiare in 12 anni. E' vero, 12 anni non sono pochi, ma in un paese decisamente immutabile come il nostro sono come 3 giorni in un paese in continua evoluzione come la Spagna, la Francia, la Germania o gli Stati Uniti d'America.

12 anni fa il leader dell'opposizione Silvio Berlusconi piangeva le vittime extracomunitarie di uno speronamento involontario compiuto dalla Marina Italiana impiegata nel pattugliamento delle acque. E protestava contro questa arrogante politica di non-accoglienza, contro il pattugliamento dei mari, atteggiamento non consono allo stile del nostro paese.
Allora dichiarava: "Io ho parlato sia con l'uno (Casini, ndr) sia con l'altro (Gasparri, ndr) e si sono detti d'accordo con me. Casini questa mattina era un po' imbarazzato perché credo che, in una trasmissione televisiva, si fosse detto d'accordo con l'idea del pattugliamento".
Ed inoltre: "Non dobbiamo spaventarci per diecimila profughi e per un loro soggiorno temporaneo. Non dimentichiamo che la Germania ha ospitato da 300 mila a 400 mila bosniaci e tutti gli altri Paesi hanno fatto altrettanto".
Ma Casini precisava: "Noi del Ccd siamo stati i primi a proporre il pattugliamento navale delle coste. Riteniamo tuttora che sia una misura utile, non chiediamo di revocare il blocco".
Ora invece protesta, assieme al centrosinistra che allora fu l'artefice del blocco, contro il pattugliamento.

Oggi Berlusconi dichiara testualmente "Su questi barconi di persone con diritto di asilo non ce n'è praticamente nessuna".
E sulle accuse di mosse meramente propagandistiche, è eloquente la risposta del ministro Umberto Bossi: "Se non la fai sotto le elezioni la propaganda, quando la fai?". Una straordinaria dimostrazione del senso dello Stato. Fatta da un eccellente ministro delle Riforme, per giunta.

Una volta si accoglievano i migranti irregolari nei pur terribili CPT (poi divenuti CIE) per rimpatriare chi non poteva usufruire del permesso di soggiorno ed accogliere chi aveva diritto all'asilo. Ora non è più così. Ora è il Presidente del Consiglio a decidere a priori chi può usufruirne e chi no. A distanza.
E' sufficiente dare un'occhiata di sfuggita alla nave in avvicinamento. Niente più indagini persona per persona. Si decide a priori per tutto "il mucchio". E a priori la decisione è "NO".

"Due donne sono morte, sono morte poco dopo che siamo sbarcati a Tripoli dalle motovedette italiane. Erano sfinite, come tanti altri... Ci hanno lasciati sulla banchina, sotto il sole per ore e ore. E quelle due donne, trascinate sulla banchina, non ce l'hanno fatta. Altri due uomini sono in fin di vita. Aiutateci, veniteci a salvare, vi chiediamo di avere pietà. Ci sono altre donne e dei bambini, non lasciateci qui".
Questo il tenore delle testimonianze di coloro che, imbarcatisi dalla Libia per Lampedusa, si ritrovano a tornare in blocco, forzatamente, verso Tripoli, rinchiusi nelle civilissime carceri all'aperto del governo libico, il nostro principale alleato internazionale.
Prigionieri in attesa di comprendere quale crimine abbiano commesso. Perché una detenzione collettiva senza processo, per quanto terribile anche solo a priori, ci si aspetta che sia quantomeno la conseguenza di un crimine efferato.

La questione del respingimento in acqua dei "barconi" è solo un aspetto della vicenda. L'altro, ben più spinoso, è l'approvazione del recente pacchetto sicurezza. Il numero quattromila in 11 mesi, se non vado errato.

Vediamo di riepilogare brevemente alcuni punti chiave della legge (che ora passerà al vaglio del Senato)

Art. 1: Nel comma 2 si prevede la circostanza aggravante quando l'autore di un qualsivoglia reato è straniero. Alla faccia dell'articolo 3 della Costituzione.

Art. 4: Il comma 3 prevede un pagamento di 200€ per la richiesta della cittadinanza.

Art. 8: L'imbrattamento di un muro o di un mezzo di trasporto prevede l'arresto fino a 6 mesi (o una multa pari ad un massimo di 1000 euro), che diventa obbligatoriamente pari ad un massimo di due anni in caso di recidività.

Art. 16: la pena di furto aggravato (prevista attualmente nei soli casi di sequestro di persona o uso di armi) ora viene estesa ai casi di rapine in banca o nei mezzi di trasporto, senza l'uso di armi proprie o improprie.

Art. 21: L'ingresso irregolare nel territorio italiano comporta il pagamento di una multa che va da 5 mila a 10 mila euro (pena sospesa nel caso di ordine di espulsione in concomitanza, quindi presumibilmente sempre).

Art. 45: Il comma 1 prevede un costo che va dagli 80 ai 200 euro per l'ottenimento di un permesso di soggiorno, la permanenza fino a 6 mesi in un CIE, e l'obbligo di presentazione del permesso di soggiorno in caso di accesso a pubblici servizi e strutture ospedaliere.

Art. 50: Istituzione della schedatura per tutte le persone senza fissa dimora.

Art. 52: Legalizzazione ed istituzione delle "ronde".


Una buona notizia è la scomparsa dell'articolo 60, il celebre emendamento D'Alia, che imponeva l'oscuramento dei siti internet accusati di compiere al loro interno istigazione alla disobbedienza delle leggi.
Ma a quale prezzo...?

Fonte articolo

Stop al consumo di territorio
La Casta dei giornali
Firma la petizione per dire NO al NUCLEARE.

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