Da tempo la sinistra denuncia l’uso spregiudicato e padronale dei media da parte del presidente del consiglio Berlusconi. Penso però che l’indecenza sia stata raggiunta con la vicenda dei rifiuti a Napoli e in particolare con la questione dell’inceneritore di Acerra. Per mesi stampa e televisione hanno avallato la tesi che l’arrivo di Berlusconi al governo aveva ripulito Napoli e soprattutto risolto il problema dei rifiuti in Campania.
L’inaugurazione dell’inceneritore di Acerra chiudeva infatti definitivamente il problema “monnezza” nella disastrata regione del governatore Bassolino. Nessuna inchiesta e verifica è stata fatta per vedere se questo miracolo fosse reale o in realtà, come sta emergendo in questi giorni, falso e frutto solo di una sapiente regia comunicativa del nostro “piccolo Napoleone” oltre che del totale asservimento al “potere” di gran parte delle televisioni e giornali italiani.
Comincia infatti ad emergere che la montagna di rifiuti che ammorbava Napoli è nascosta fra caserme e discariche non regolari riaperte per la bisogna e usando l’esercito e la repressione per far tacere le popolazioni. Nessun smaltimento corretto quindi e quindi nessuna garanzia della salute pubblica. Sono inoltre spariti i soldi promessi alla popolazione per la bonifica del territori che le imprese del Nord da anni avvelenano con i loro rifiuti tossici. Infine il famoso inceneritore di Acerra ha bruciato rifiuti fortunatamente solo per qualche ora: quelle corrispondenti all’inaugurazione dell’impianto fatta da Silvio Berlusconi con tanto di casco in testa.
Se a questa disarmante realtà si aggiunge infine che nulla è cambiato per quanto riguarda le politiche virtuose necessarie e decisive per risolvere veramente il problema dei rifiuti e cioè la riduzione della quantità di “monnezza” che si produce, con particolare riguardo agli imballaggi, la raccolta differenziata e il riciclo, la truffa comunicativa perpetrata in questi mesi a danno del popolo italiano e in particolare di quello campano appare in tutta la sua evidenza.
Ciò che non è comprensibile di tutta questa vicenda è l’estrema timidezza con cui l’opposizione, parlamentare, ma anche quella che non è più in parlamento, ha denunciato la truffa. Non siamo riusciti come sinistra in questi mesi a promuovere nel paese una vera e propria campagna di controinformazione che denunciasse non solo le balle che Berlusconi propinava, ma soprattutto che svelasse il vero fallimento della politica del Governo di destra sui rifiuti e cioè la convinzione che la soluzione del problema dipende solo dalla costruzione di discariche o impianti di incenerimento, che solo in Italia si chiamano termovalorizzatori, perché solo in questo paese il rifiuto è assimilato alle fonti rinnovabili di energia e quindi percepisce gli incentivi del Cip 6.
Anche se tardiva questa campagna è urgente farla sia per ricostruire la verità e quindi svelare le balle che da mesi i ministri e i parlamentari della maggioranza diffondono a reti unificate e soprattutto per rilanciare una vera politica dei rifiuti che punti in via prioritaria a ridurre le quantità che si producono, raccogliendo attraverso il porta a porta in modo differenziato i rifiuti, riciclando tutto ciò che è possibile riciclare e inviando in discarica o all’inceneritore ciò che resta, se resta. E’ in corso ormai la campagna elettorale per il rinnovo del parlamento europeo, Sicuramente Berlusconi chiederà voti dicendo che in pochi messi ha risolto il problema dei rifiuti a Napoli e in Campania.
Ora, bisogna svelare che tutto ciò è falso e soprattutto indicare una corretta soluzione al problema della mondezza.
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