31/05/09

Quando a mafiopoli scoprono l'eolico...

Viaggio dalla Sicilia alla Liguria, tra inchieste dell'Antimafia e giochetti di delibere, pareri e tanti protagonisti... contributi di soldi pubblici e certificati "verdi" alla faccia dell'energia "pulita"... Iniziamo un inchiesta sull'eolico e quella "mafiopoli" che accompagna il soffiar del vento.

Le colline della Sicilia iniziano ad essere disseminate dalle gigantesche pale eoliche nel vuoto totale del piano energetico... Se il massimo di energia immettibile nella rete è di 1500 Mw...vai con impianti da 3.500 Mw, intanto ci sono i contributi pubblici, le agevolazioni... e poi, per l'energia prodotta in più (e dispersa) ti rilasciano degli splendidi "certificati verdi" che si possono usare (o vendere!) per abbattere "burocraticamente" i livelli di immissioni inquinanti di altri! Ecco cosa ci cela dietro la grande energia eolica!

Le sovvenzioni europee e italiane per il settore eolico nel nostro Paese sono tra le più alte al mondo, per ogni Kw/h prodotto 180 €...


lo ha evidenziato pure il Financial Times! E, questo, naturalmente, nel paese di corruzione dilagante e con la mafia come più potente "spa", qualcuno pensava che l'energia rinnovabile fosse una manna per i cittadini, i consumatori... l'ambiente? Solo gli ingenui potevano crederlo... Siamo a mafiopoli, mica in un Paese normale e qui regna corruzione e collusione... anche se persino i grandi paladini della "legalità" sembra non se ne accorgano.

L'inchiesta principale, condotta dal pm della DDA di Palermo Roberto Scarpinato mette in evidenza pesantemente il sistema che si nasconde dietro l'eolico... in Sicilia ma con grandi società del nord... con politici in prima linea e mafia scorrazzante... è Mafiopoli che scopre l'eolico! Già l'inchiesta Operazione Vento, a Trapani, ha prodotto otto arresti per voto di scambio e corruzione legati alle concessioni dei permessi per la costruzione dei "parchi" eolici... con la grande ombra di Matteo Messina Denaro.

"E' un sistema raffinato di legami tra business e politica - afferma Scarpinato - un pugno di persone controllano il settore eolico. Ci sono tante società, ma dietro ci sono le stesse persone". E la mafia, che è sempre al passo con i tempi e si adatta... sa cogliere ogni opportunità. I politici, gli amministratori pubblici, si fanno belli sotto la bandiera delle energie rinnovabili... Cosa Nostra incassa, le società complici, che poi magari indossano i panni delle povere vittime incassano... ed alla fine, come ricorda Scarpinato: "la cosa incredibile, che chi realizza gli impianti ottengono denaro pubblico per costruire centrali eoliche che non producono alcuna energia elettrica".

Gli affari sono affari, e nel mondo delle imprese, quelle del "grande" nord... quelle dell'Europa... il denaro anche se puzza va sempre bene... tanto che le mani insanguinate dei mammasantissima li abbiano prodotti non è mica stampato sopra... ed è così che si entra nel grande giro della speculazione sui "parchi" eolici, che una volta realizzati, in buona parte dei casi vengono venduti.

Entrano nell'affare dell'eolico la International Power del Regno Unito, dal 2007 il più grande operatore nel settore dell'energia eolica, dopo l'acquisizione del portafoglio di Maestrale in maggioranza italiano, inclusi cinque parchi eolici in Sicilia. E poi troviamo l'italianissima ENEL, la tedesca Eon con la partecipata spagnola Endesa e quindi un saltino anche in Francia con EDF.

Non è quindi solo un problema di paesaggio, che viene devastato da questi imponenti impianti, nella maggior parte dei casi inutili alla produzione effettiva di energia elettrica, ma è anche una questione economica, di soldi pubblici, che vengono presi da privati come contributi per gli impianti di produzione di energia pulita che poi non viene immessa in rete perchè la rete di distribuzione non la "assorbe". Alla questione ambientale ed alla questione economica ed etica vanno aggiunti quello di una vera e propria beffa, alla faccia dell'abbattimento dell'inquinamento, che sono i certificati verdi, ovvero quello che viene riconosciuto per le produzioni in eccesso dell'energia pulita (che va in dispersione) e che possono essere utilizzati per abbattere le emissioni inquinanti di altri impianti, che così, magari, portano le proprie emissioni nei limiti formali di legge anche se in realtà quelle emissioni sforano pesantemente i limiti legali, già insufficienti, spesso, a tutelare la salute e vita delle persone. Ed in ultimo vi è anche l'aspetto prettamente legato a procedure di corruzione per l'ottenimento di autorizzazioni da parte degli Enti locali preposti e quello dell'infiltrazione mafiosa.

Ed in tutto questo "gioco" al massacro dell'interesse e bene pubblico, associazioni come Legambiente sembrano starci bene, anzi benissimo. Tanto che in realtà dove a livello locale i circoli affiliati si schierano contro gli impianti in costruzione, come ad esempio il Circolo Emilia Est, questi vengono epurati e cacciati fuori da quella Legambiente che si prodiga spesso in campagne pubblicitarie accanto all'Enel, con contiguità pesanti a società inquinanti (e devastanti) come ad esempio quelle legate alla Tirreno Power di Vado Ligure... e sempre più espressione e colonia della politica pidina.

E per chiudere questo inizio di approfondimento sull'eolico, non possiamo che compiere un passaggio su un altra realtà di territorio divenuto terreno di conquista. Se terra di mafia lo è da tempo, e le grandi speculazioni bi-partisan del cemento ne stanno suggellando la funzione di grande lavanderia dei soldi sporchi, sta diventando, dopo la Sicilia, la terra prediletta per l'eolico. Saliamo quindi in Liguria.

Ci arriviamo direttamente da dall'isola, con una società coinvolta nelle operazioni oggetto di attenzione della DDA di Palermo, la FERA srl. Questa società, una delle principali e potenti del settore, ha scambiato, sin d'ora, il savonese come territorio di conquista. Se proprio oggi presenta l'impianto di Pontinvrea scrivono avrà una produzione annua di 6500 MWh. Sono già pronti altri "parchi", a Stella per altri 6000 Mwh/anno, e Cairo Montenotte per ulteriori 10800 MWh. Ma, visto che l'energia immettibile in rete è molto inferiore - ed il Piano Regionale si guarda bene, come l'Enel, di indicare il tetto, così come riporta indicazioni confuse - a che serve continuare a costruire "parchi" che devastano l'ambiente e producono quel poco di energia immettibile in rete e tanti tanti certificati verdi? Fossero soldi privati uno potrebbe dire: questi so "pazzi" e cacciano via soldi, ma i soldi sono pubblici... sono i contributi pubblici di cui si parla all'inizio di questo articolo!

Claudio BurlandoMa non basta. In Liguria ci sono anomalie pesanti. Infatti la Commissione VIA della Regione ha respinto, sulla base delle osservazioni presentate contro l'impianto di Stella dal WWF Liguria, il progetto. Quello della Commissione VIA è un parere vincolante... ma in Liguria pare proprio di no. Infatti la Giunta Regione - che non ha il potere di annullare il parere della VIA - cosa si inventa per non ostacolare i signori dell'eolico? Semplice: la Giunta Regionale delibera l'inammissibilità del progetto di Stella della Fera srl sulla base della bocciatura da parte della Commissione VIA ma poi ad unanimità, nella medesima data, su proposta del Presidente Claudio Burlando, "ha deciso di ritirare" la delibera di bocciatura. Compreso??? Visto che sarebbe stato un abuso illegale annullare il parere della Commissione VIA, prima lo accolgono e poi annullano la loro delibera in cui si è recepito il parere vincolante della VIA! [ecco il documento in formato .pdf]

Questa anomalia è davvero pesante... grave... gravissima... anche perchè quella delibera on line non c'è mai finita... è una "delibera" fantasma! Ma questo, anche questo, si inserisce pienamente e linearmente in quella pesante forzatura che le amministrazioni locali stanno facendo per avvallare i "parchi" eolici... con la scusa dell'energia pulita (che solo in piccolissima parte sarà immessa nella rete di distribuzione, nonostante le belle parole di presentazione "a copertura del fabbisogno dell'intera comunità di...")... una partita di giro di fondi pubblici, sponsorizzazioni varie e soprattutto tanti bei "certificati verdi" che ad esempio potrebbero poi essere utilizzati per rendere "compatibile" con i limiti di inquinamento di legge impianti killer come la Centrale di Vado o la Cokeria di Cairo Montenotte. Il tutto con una rete di complicità talmente vasta, che nasconde dati e informazioni ai cittadini che dire vergognosa è davvero un complimento, anche considerando le parate di "elogio" e "vanto" che stanno compiendo con queste società gli amministratori pubblici, dal Presidente della Regione, Claudio Burlando, con il fido Franco Zunino assessore all'ambiente, sindaci, assessori, partiti vari - tutti - ed anche chi dovrebbe essere - almeno da quanto risulta pubblicamente - un associazione ambientalista, quale Legambiente.

Intanto dal savonese si stanno ampliando le mire... La grande mafiopoli di Eolo non ha confini... Pronti già a sbarcare nuovi "parchi" (sic) da Genova sino a La Spezia... che andranno a fare compagnia, per fare un esempio di terra Toscana, ad un'altra grande opera "pulita" tanto amata dalle Amministrazioni: l'impianto idroelettrico di Fivizzano-Pontremoli, lungo il Torrente Rosaro... Qui in un torrente con scarsità d'acqua... per non dire quasi sempre in secca, hanno pensato bene di realizzare una Centrale Idroelettrica per una produzione di circa 6.000.000 kWh annui di energia elettrica "pulita"... peccato che di questi, con quel poco d'acqua dolce che sarà deviata dalle imponenti tubature, ben poca sarà energia e tanti, anche qui, saranno i "certificati verdi", che come buoni sconto qualcuno potrà comprarsi e usarsi per rendere "burocraticamente" i livelli inquinanti fuorilegge in livelli compatibili a norma di legge.

Da indagare in questo campo, come si vede c'è molto, davvero tanto... e molte possono essere le sorprese che verranno a galla... perché il venticello non è solo quello che fa girare le pale, ma, lo sappiano, anche quello che scopre tante, tante cose di questa nuova "mafiopoli del vento"!

NOTA
un ottimo sito che si occupa di questo tema è "Via dal vento" - clicca qui

Fonte articolo

Stop al consumo di territorio
La Casta dei giornali
Firma la petizione per dire NO al NUCLEARE.

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