Stress? Quale stress?

Dopo MESI di attesa, dovrebbero uscire i risultati del famoso "Stress test", con il quale si cerca di prevedere, in soldoni, se le 19 principali banche americane siano o meno in grado di sopravvivere, senza ulteriori iniezioni di liquidità, a una seria condizione di "stress", che viene simulata considerando il "peggiore dei mondi possibili".

Tra le ipotesi fatte, un calo del 23% nel valore degli immobili, 2009 su 2008 e un tasso di disoccupazione del 10.5 %.

La metà delle banche (ed il dato, pensate un po, viene considerato buono) anzi 10 su 19, come ormai è ampiamente filtrato, non ce la farebbe e dovrebbe essere pesantemente ricapitalizzata.

In teoria con capitali privati.

In pratica, visti i chiari di luna e l'assenza sostanziale di tali capitali, senza contare il rischio non indifferente di ulteriori sconquassi, che tiene ovviamente alla larga i potenziali investitori, saranno necessarie ulteriori "iniezioni" di liquidità da parte dello Stato, quale che sia il mezzo prescelto.

Il punto è che questo cupo scenario è già quasi superato dalla realtà, con i prezzi degli immobili in caduta libera, avendo già toccato il -18.6% su base annua a Marzo 2009 e il tasso di disoccupazione che aumenta al ritmo dello 0.5% AL MESE ed ha gia raggiunto quasi il 9%.

Di questo passo, la faccio breve, non ci sarà alcun bisogno di un ulteriore stress test più o meno simulato: la verifica della solidità dei residui istituti finanziari avverrà entro l'estate e sarà uno Stress Test REALE.

Finalmente, aggiungo io, visto che i comunicati più o meno divinatori ( per non dire deliranti ) abbondano e ci si ilude (ANCORA!!) di poter risolvere la mamma di tutte le Crisi sistemiche, prendendo a prestito dai nostri figli, nipoti e bisnipoti...facendo debiti a loro nome.

Va decisamente di moda il "Wishful thinking", altroché.

Diceva una canzone dei Litfiba che "chi visse sperando morì nonsipuòdire"

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