Non c’è pace per i contribuenti Italiani. Se da un lato alcuni giorni fa, una sentenza di un pool di Giudici di Pace di Napoli ha denunciato la Equitalia s.p.a. – l’impresa di Stato (51% I.N.P.S. e 49% Banca San Paolo) addetta al recupero dei crediti statali e regionali – alla cancellazione di ipoteche sugli immobili, pesate su piccoli contribuenti peraltro ignari della vendita all’incanto della propria casa, oltre al pagamento di una cifra fino ai 3.000 euro per risarcimento, dall’altra ecco uscire dal “cappello magico” del Governo, una nuova normativa, la N° 2 del 2009 che all’articolo 37 comma sette, abbassa da 8.000 euro a 5.000 il limite attraverso il quale il pignoramento è reso possibile.
Questa Legge, va ad aggiungersi ad una manciata di altre Leggi, a partire dalla vecchia Legge 602/73, atte a dare il massimo potere alla Equitalia s.p.a. per agire contro i piccoli contribuenti. Metodiche che nulla hanno a che fare con la equità del nome della stessa impresa. Una vicenda che da circa tre anni, toglie il sonno ad una famiglia su tre e che esaspera i cittadini, carenti di qualsivoglia informazione in materia. Anche questa nuva Legge, è passata totalmente in sordina. Come sempre, nessun organo nazionale di stampa o televisione di Stato hanno informato i cittadini. Il cittadino Italiano del XXI secolo, non ha diritto di Informazione. Né di replica.
Il Cittadino Italiano, è solo un contribuente. Ed anche quando ha pagato, è invitato a pagare nuovamente le stesse gabelle, cosa che ha fatto sì, che l’evento dell’invio a go go di cartelle esattoriali a livello nazionale, prendesse la denominazione di “cartelle pazze". Tasse di oltre dieci anni fa. Cadute in prescrizione il più delle volte. Mai notificate. Già pagate. Ma rimesse nel calderone infernale dei crediti da esigere. Specialmente da parte dei Comuni, che con questo girone infuocato di falsi in bilancio, riacquista una sorta di credibilità economica nei confronti dello Stato. Ma al di la, della nuova legge che abbassa i limiti attraverso i quali la Equitalia s.p.a. può addirittura vendere una proprietà privata, c’è da riflettere sulle metodiche da Regime totalitarista: ordini perentori a pagare immediatamente, allo scopo di non dare alcuna possibilità al contribuente di verificare la propria eventuale situazione debitoria.
Nel migliore dei casi, anche a fronte di poche centinaia di euro, ci si vede bloccare l’autovettura – il famoso Fermo Amministrativo – senza peraltro fare differenze, anche nel caso in cui, la vettura sia di proprietà ed utilizzata da un invalido. Le regioni più colpite da questo nuovo ed allarmante fenomeno, sono il Lazio, la Campania e la Puglia. Pensate che, proprio in Campania, molte persone hanno subìto la vendita dell’immobile a fronte di tasse della nettezza urbana (!!) che si presume non siano state pagate.
Ora, al di là della veridicità o meno delle richieste di pagamento, che comunque si dovrebbe avere il tempo di verificare, vi sembra ancora possibile sopportare un Sistema che in pratica ha già chiuso il cappio intorno al collo di ogni singolo cittadino? Vi sembra normale continuare a subire pressioni che diventano non solo economiche ma sempre più spesso psicologiche? Denunciare certi fatti è un diritto. Ma diviene dovere quando tocca la collettività. Denunciare metodi anticostituzionali, aggressioni alla propria economia già miseramente fallimentare e vedere contemporaneamente che i grandi evasori fiscali, non solo non continuano a pagare ma sono quelle stesse persone, spesso e volentieri che amministrano il nostro Paese. O non so fino a quando l’Italiano medio pensa di voler e poter subire. Non comprendo peraltro perché lo faccia. Mi viene persino il dubbio, che forse tutti si abbia qualcosa da nascondere.
Forse i risparmi sotto la mattonella, così come tradizione contadina italiana vuole. O forse, il timore di proclamare i propri diritti. Ma perché? Perché mi chiedo, l’Italiano trema di fronte a qualsiasi vessazione, imposizione, sacrificio che viene richiesto? Da cosa questa paura ad ottenere giustizia. Nasce da questi comportamenti l’azzeramento dello Stato Sociale. Nascono dalle mancate denuncie di massa, le troppe assurde richieste ai cittadini. Come si può pensare poi di lamentarsi della nostra nazione e di come vadano le cose, se la cittadinanza tutta, per prima, non opera una giusta e quanto meno auspicabile opera di volontà ad avere almeno il giusto?
Un giorno forse, chiuderanno le frontiere Italiane. Si inventeranno una pandemia nazionale pericolosissima magari, per non farci uscire dalla nazione. Pensateci, non è così fantascientifico. E’ davvero questo, l’ultimo atto contro la libertà che volete ottenere? Le leggi a protezione dei cittadini esistono. Usatele. E non smettete mai di informarvi adeguatamente. Non appisolatevi sempre davanti alle notizie pilotate dal Potere. Siamo in pochi in Italia ad essere Giornalisti indipendenti. Ma esistiamo. Cercateci. Leggeteci. Recriminate il vostro diritto inalienabile all’informazione. Non uccidete l’ultimo stralcio di possibilità a riemergere da un Sistema che ormai, ha tolto quasi qualsiasi possibilità non di delinquere, ma di esistere. Fatelo per voi stessi. E per chi un giorno, erediterà il nulla. Frutto di troppe omissioni operate – incredibilmente – da ogni cittadino impaurito a proclamare una cosa semplice, e che forse per questo appare ormai surreale: la dignità.
Questa Legge, va ad aggiungersi ad una manciata di altre Leggi, a partire dalla vecchia Legge 602/73, atte a dare il massimo potere alla Equitalia s.p.a. per agire contro i piccoli contribuenti. Metodiche che nulla hanno a che fare con la equità del nome della stessa impresa. Una vicenda che da circa tre anni, toglie il sonno ad una famiglia su tre e che esaspera i cittadini, carenti di qualsivoglia informazione in materia. Anche questa nuva Legge, è passata totalmente in sordina. Come sempre, nessun organo nazionale di stampa o televisione di Stato hanno informato i cittadini. Il cittadino Italiano del XXI secolo, non ha diritto di Informazione. Né di replica.
Il Cittadino Italiano, è solo un contribuente. Ed anche quando ha pagato, è invitato a pagare nuovamente le stesse gabelle, cosa che ha fatto sì, che l’evento dell’invio a go go di cartelle esattoriali a livello nazionale, prendesse la denominazione di “cartelle pazze". Tasse di oltre dieci anni fa. Cadute in prescrizione il più delle volte. Mai notificate. Già pagate. Ma rimesse nel calderone infernale dei crediti da esigere. Specialmente da parte dei Comuni, che con questo girone infuocato di falsi in bilancio, riacquista una sorta di credibilità economica nei confronti dello Stato. Ma al di la, della nuova legge che abbassa i limiti attraverso i quali la Equitalia s.p.a. può addirittura vendere una proprietà privata, c’è da riflettere sulle metodiche da Regime totalitarista: ordini perentori a pagare immediatamente, allo scopo di non dare alcuna possibilità al contribuente di verificare la propria eventuale situazione debitoria.
Nel migliore dei casi, anche a fronte di poche centinaia di euro, ci si vede bloccare l’autovettura – il famoso Fermo Amministrativo – senza peraltro fare differenze, anche nel caso in cui, la vettura sia di proprietà ed utilizzata da un invalido. Le regioni più colpite da questo nuovo ed allarmante fenomeno, sono il Lazio, la Campania e la Puglia. Pensate che, proprio in Campania, molte persone hanno subìto la vendita dell’immobile a fronte di tasse della nettezza urbana (!!) che si presume non siano state pagate.
Ora, al di là della veridicità o meno delle richieste di pagamento, che comunque si dovrebbe avere il tempo di verificare, vi sembra ancora possibile sopportare un Sistema che in pratica ha già chiuso il cappio intorno al collo di ogni singolo cittadino? Vi sembra normale continuare a subire pressioni che diventano non solo economiche ma sempre più spesso psicologiche? Denunciare certi fatti è un diritto. Ma diviene dovere quando tocca la collettività. Denunciare metodi anticostituzionali, aggressioni alla propria economia già miseramente fallimentare e vedere contemporaneamente che i grandi evasori fiscali, non solo non continuano a pagare ma sono quelle stesse persone, spesso e volentieri che amministrano il nostro Paese. O non so fino a quando l’Italiano medio pensa di voler e poter subire. Non comprendo peraltro perché lo faccia. Mi viene persino il dubbio, che forse tutti si abbia qualcosa da nascondere.
Forse i risparmi sotto la mattonella, così come tradizione contadina italiana vuole. O forse, il timore di proclamare i propri diritti. Ma perché? Perché mi chiedo, l’Italiano trema di fronte a qualsiasi vessazione, imposizione, sacrificio che viene richiesto? Da cosa questa paura ad ottenere giustizia. Nasce da questi comportamenti l’azzeramento dello Stato Sociale. Nascono dalle mancate denuncie di massa, le troppe assurde richieste ai cittadini. Come si può pensare poi di lamentarsi della nostra nazione e di come vadano le cose, se la cittadinanza tutta, per prima, non opera una giusta e quanto meno auspicabile opera di volontà ad avere almeno il giusto?
Un giorno forse, chiuderanno le frontiere Italiane. Si inventeranno una pandemia nazionale pericolosissima magari, per non farci uscire dalla nazione. Pensateci, non è così fantascientifico. E’ davvero questo, l’ultimo atto contro la libertà che volete ottenere? Le leggi a protezione dei cittadini esistono. Usatele. E non smettete mai di informarvi adeguatamente. Non appisolatevi sempre davanti alle notizie pilotate dal Potere. Siamo in pochi in Italia ad essere Giornalisti indipendenti. Ma esistiamo. Cercateci. Leggeteci. Recriminate il vostro diritto inalienabile all’informazione. Non uccidete l’ultimo stralcio di possibilità a riemergere da un Sistema che ormai, ha tolto quasi qualsiasi possibilità non di delinquere, ma di esistere. Fatelo per voi stessi. E per chi un giorno, erediterà il nulla. Frutto di troppe omissioni operate – incredibilmente – da ogni cittadino impaurito a proclamare una cosa semplice, e che forse per questo appare ormai surreale: la dignità.
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