11/06/09

Bocciata la legge francese contro Internet


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Sanzionare col “taglio” del col­legamento Internet chi sca­rica illegalmente dalla Rete materiale protetto da copyri­ght lede­ la libertà di comunica­zione ed espressione garanti­ta dalla Dichiarazione dei di­ritti dell’uomo.
Per questo motivo la Corte costituzionale francese ha bocciato la legge antipirateria voluta da Sarkozy

I 9 saggi d’oltralpe, di cui fanno parte gli ex presidenti Valery Giscard D’Estaing e Jac­ques Chirac, “considerando lo sviluppo ge­neralizzato di Internet implica la libertà di accedere ai servi­zi di comunicazione al pubbli­co online”.
Quindi, la possibi­lità di intervenire con una so­spensione può spettare solo al giudice, non a un’enti­tà amministrativa come l’Ha­dopi incaricata dal governo Sarkozy di tagliare il collegamento ai presunti pirati.

La stessa posizione è stata tenuta dai deputati del Parla­mento europeo lo scorso 6 maggio: a maggioran­za schiacciante (407 voti con­tro 57, 10 astenuti) avevano stabilito che i diritti fonda­mentali dei “navigatori della Rete” non potessero essere li­mitati “senza decisione preli­minare delle autorità giudizia­rie”.

Mentre il mini­stro della Cultura Christine Albanel, annun­cia una modifica del te­sto, a Strasburgo stanno sbarcando i “pi­rati” del Piratpartiet svedese, braccio politico dei “corsari del Web” di PirateBay, che col 7,4% dei voti si è aggiudicato un seggio in Europa. Al primo posto in agenda, la riforma della legge sul copyright.

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