24/06/09

Privacy? Quale Privacy? E' della glasnost che abbiamo bisogno !!!

la glasnost in un manifesto russo

L'ho già scritto.

Per un uomo pubblico non dovrebbe esistere privacy.

Il motivo è molto semplice.

Quest'uomo rappresenta il paese. Quest'uomo lo rappresenta non solo operativamente ma anche come immagine, come credibilità, come "facciata" di una casa che si spera bella, serena, prospera.

Bisogna dire che da questo punto di vista siamo quindi perfettamente rappresentati, da un mediocre imprenditore, che ha fatto carriera prevalentemente grazie alla raffinata arte dell'intrallazzo e dell'intrattenimento, con capitali dubbi, provenienti da fonti oscure, circondandosi di persone equivoche e con amicizie, frequentazioni ed affiliazioni quanto meno discutibili. Un uomo pronto a promettere ed estremamente efficace nel rappresentare al meglio gli interventi di facciata nel tempo attuati per modernizzare il paese.

Assai meno nel fare, al di la degli strombazzamenti( ne sanno qualcosa i cittadini dell'Aquila e dei Comuni vicini, giusto per dire.)

Vorrei far riflettere sul semplicissimo fatto che L'attuale Presidente del Consiglio ci ha governato per sei degli ultimi nove anni e per Nove degli ultimi quindici, più o meno.

Mi pare difficile attribuire tutte le iatture che affossano il paese ai "comunisti" ( ma chi, Prodi??), che si sono trovati, per lo più, a tappare i buchi di una politica alquanto prodiga non certo verso la gente, che pure ha votato per l'uomo del destino in massa, ma verso la lobby dei costruttori ed in second'ordine quella degli imprenditori, in Italia ormai peraltro dedita prevalentemente al difficile esercizio della sopravvivenza predatoria e sciacallesca. In questo, intendiamoci in discreta compagnia bipartisan.

Mi pare assodato che il suo ingresso in politica abbia coinciso con una spirale di decadenza morale, intellettuale e spirituale sia della politica che del paese, in una insana alternanza con un altro vecchio, stravecchio, mummificato esponente del potere.

Ambedue d'accordo sul piegare il paese alla necessità di mantenere i privilegi dell'oligarchia dominante, quelle centomila persone la cui privacy va rispettata e salvaguardata a tutti i costi, nel mentre si sottopongono i piccoli imprenditori in crisi di fatturato alla vessazione degli "studi di settore" uno spietato sistema che incentiva e certifica la grande evasione nel vano tentativo di colpire la piccola.

Mi rendo conto che il J'accuse che mi scatena il solo pensare allo sfacelo che ci hanno dispiegato, anno dopo anno, davanti agli occhi, mi porterebbe troppo lontano.

Eppure non so rassegnarmi.

Non so rassegnarmi perchè conosco, da italiano, il valore, la passione, l'amore per il proprio lavoro, per il proprio paese, che viene ogni giorno frustrato ed irriso da gente che ha il coraggio di dire che "se mancano ingegneri li importeremo".

Certo, è solo una questione di soldi, vero?

Certo, i soldi mancano alla polizia ed ai vigili del fuoco per pagare gli arretrati sui carburanti, fino al punto che una autocolonna che si era mossa da una città del nord per arrivare all'Aquila si trovò bloccata ad una area di sosta per mancanza della liquidità necessaria a rifornire gli automezzi.

Certo, che problema c'e'?

Se la polizia non funziona, perchè le auto cadono a pezzi, se i Tribunali agonizzano perchè non vengono pagati i periti per il loro indispensabile lavoro di consulenza processuale ( si, sta succedendo anche a me, ho alcune perizie le cui liquidazioni sono ferme da più di due anni, in attesa di finanziamenti che non arriveranno mai) che problema c'e'?

Tanto i giudici, in buona sostanza, danno molto fastidio bipartisan ( ci sarà un motivo per cui si era deciso di tenere l'ordine giudiziario strettamente indipendente, compresi i pm da quello politico, non credete?) e sprecano tanti di quei soldi in perizie...

Tanto il lavoro dei poliziotti lo possono fare, egregiamente, le ronde, giusto?

In questo senso colpisce da un lato la continua campagna mediatica contro il giustizialismo, perversa fissazione di loschi personaggi che insistono perchè in italia si rispetti la legge e non la si modifichi a proprio esclusivo vantaggio, dall'altro il continuo e molto bipartisan grido di dolore, invocante il rispetto per la privacy.

Non senza le ormai ridicole accuse di complotto, che, sempre bipartisan vengono puntualmente tirate fuori ogni volta che qualche politico viene trovato ad intrattenersi con assai dubbi imprenditori.

Lo volete sapere?

Ma certo che è un complotto.

In Italia di privacy ce n'e' troppa, stratroppa.

In Italia si fa di TUTTO per bloccare sul nascere qualunque scandalo, per quanto enorme ed intollerabile esso possa essere non dico in un paese normale ma semplicemente in un paese che non sia governato da una cricca di potere oligarchico.

Solo quando la misura, evidentemente, è davvero colma, quando il delirio di onnipotenza e di impunità porta il "potente" di turno ad esagerare, ecco che il resto dell'oligarchia, per semplice esigenza di sopravvivenza lo scarica, smettendo, d'un tratto, di silenziare gli scandali. Poi, in fondo, è pura questione di statistica, come sa benissimo qualunque "mariuolo". Può andare bene, una, dieci, cento volte ma poi... in ogni caso il complotto, per meglio dire la fronda, c'e' ed è evidente.

Basta pensare, come dicevo in una risposta al post della Debora, alle più alte cariche istituzionali per capire chi prenderà presto il posto del nostro attuale Presidente del Consiglio. Sarà un bene? Lo spero, anche se non lo credo, molto.

Nel frattempo succedono cose orrende, nell'incredulità silenziosa degli altri "grandi" paesi.

In Italia può succedere che un giornalista che ricorda che il Presidente del Senato in gioventù aveva intrattenuto rapporti di affari con un mafioso di primo livello, essendo uno dei soci della Sicula Brokers i cui soci erano, oltre a lui, Enrico La Loggia, Nino Mandalà ( poi condannato per mafia) e Benny D'Agostino ( poi condannato per concorso esterno in associazione mafiosa) sia messo unanimamente all'indice, come attentatore alla figura istituzionale che quell'esimio avvocato rappresenterebbe. Un mondo alla rovescia?

C'e' pure di peggio.

In Italia può succedere che Roberto Saviano, un ragazzo coraggioso, un grande scrittore, una bella persona che fa onore alla sua città nel modo migliore, amandola nonostante tutto, sia più volte tacciato di offenderla, di farsi bello spregiando il suo paese, di protagonismo senza cuore, da un indegno direttore di uno dei principali telegiornali privati, notoriamente iperallineato ai desiderata del nostro Presidente del Consiglio.

In Italia può succedere che una privata ed affettuosa telefonata tra il direttore della Banca D'Italia ,che dovrebbe in primo luogo tutelare i risparmi degli italiani, e quello di un primario gruppo bancario da lui apparentemente beneficato di un trattamento ben al di la di quanto permesso dalle regole, riportata da tutti i giornali, venga giustamente considerata uno scandalo.

E si provveda, quindi, laonde evitare il ripetersi di tali incresciosi eventi, a vietare le intercettazioni tefoniche.

Eh, si, la privacy. Importante, essenziale, indispensabile.

Che importa che un ex Presidente della Repubblica Francese, un noto ex-comunista, tale Chirac, ricordi di come Berlusconi era solito sfogliare riviste con donnine nude facendo il celo-celo-manca-manca?

Che importa che l'amicone Blair implorasse la moglie di tenere a distanza il Cavaliere bandanato per non farlo fare "a pezzi" dai giornali del suo paese, in grado di far cadere ministri e forse interi governi per indebiti rimborsi dell'ordine di una dozzina di euro?

Che importa se da noi si riempiono gli aerei di stato di decine, centinaia di persone, necessarie al sereno svago del premier? Che importa se un Premier di un paese amico viene fotografato nudo in mezzo a varie ragazze succintamente vestite a Villa Certosa?

Che importa se si provocano incidenti internazionali in nome di una verve comica che peraltro, chissà perchè, colgono solo i media nostrani?

Che importa se il premier che disertava all'ultimo tuffo un importante incontro con una associazione di italoamericani, per dichiarati motivi istituzionali, si intratteneva nel contempo, a quanto parrebbe allegramente, con alcune giovini ragazze?

Si dice che quel che conta è l'uomo pubblico, i suoi gesti pubblici, le su azioni politiche.

Benissimo.

Allora si potrebbe cominciare con il dire che mentire, smentendosi nel contempo è un atto pubblico e che, se è aggravato dalla "futilità" della menzogna, è ampiamente sufficiente a chiedere le dimissioni dell'uomo pubblico in questione.

E' successo, decine di volte in decine di paesi diversi, occidentali e non, evoluti e non, ricchi e non.

Se menti al tuo popolo e lo fai apertamente, platealmente e sfrontatamente, ti devi dimettere.

Il popolo in questione dovrebbe pretenderlo.

Ma ormai è tardi.

La democrazia è morta in questo pase.

Prima di tutto nel cuore dei cittadini che hanno accettato di andare a votare con il Porcellum, per NON eleggere il parlamento, che infatti è stato riempito in prevalenza di decrepite volpi e di semigiovani portaborse, per quei vegliardi solo ragazzetti e ragazzotti, non importa se mediocri, purchè servili, fedeli e con il ditino lesto a premere il pulsantino come ordinatogli.

Ma, si dice, come ultima difesa, Egli ha il diritto di governare.

E' stato eletto dalla maggioranzxa degli italiani.

No, non è vero.

Questo non può e non DEVE essere la giustificazione assoluta per l'esercizio del potere.

Hitler, ricordo, fu eletto in parlamento, con una valanga di voti, per ben DUE volte ed in modo sostanzialmente regolare, specialmente la prima volta, dal suo popolo.

Aveva quindi il DIRITTO di governare?

Mussolini governò, lo sanno anche i sassi, l'italia con un consenso per decenni davvero granitico, oceanico.

Aveva quindi il DIRITTO Di governare?

NO, non basta il voto, per governare, il voto da il diritto di essere in parlamento, il voto da diritto di formare un governo il voto da ANCHE il diritto di governare, certo, ma nel rispetto delle leggi, della Costituzione su cui i Presidenti del Consiglio giurano e che questo Presidente ha più volte abbastanza chiaramente irriso nella sostanza ed anche nella forma come all'ultima cerimonia del 2 Giugno.

Prima di discutere di destra o di sinistra, di giustizia o giustizialismo, di pubblica sicurezza o di economia, di diritti e di doveri, bisogna ripartire, in questa diroccatissima italietta, dai fondamenti.

Dalla NECESSITA' assoluta, determinante per un minimo recupero di credibilità delle Istituzioni, di TRASPARENZA, dei grigi chiusi cupi e torbidi palazzi dle potere.

Che siano aperti, questi palazzi.

Che siano aperti SEMPRE a noi cittadini. Che esprimano e mettano visibilmente in pratica il principio per cui la cosa pubblica E' pubblica, che la vita privata sia presentabile, verificabile, certificabile e condivisibile, sia PUBBLICA, decente, guardabile senza rossori da parte di chi ti vota.

L'esempio, si deve dare l'esempio, santa pupattola.

In modo che, finalmente, anche i cittadini, prendendo esempio, non debbano temere NIENTE dalle intercettazioni, che non abbiano di che vergognarsi intimamente mentrre tuonano contro i politici "ladri" e gli imprenditori "evasori".

Male non fare, paura non avere, diceva mia nonna.

Ecco un imperativo Kantiano che mi piacerebbe vedere proiettato al di la della mia modesta esperienza personale.

Abbiamo bisogno di Glasnost. Già che ci siamo anche della Perestroika.

Via le cariatidi bacate e mediocri, aprite le finestre.

Aria, aria ARIA !!!!

Ecco, finalmente l'ho detta, una cosa da comunista, finalmente potrò essere ufficialmente, quanto ridicolmente, etichettato.

In ogni caso, aho: avercene, di comunisti cosi.

Fonte articolo

Stop al consumo di territorio
Porta la Sporta
Firma la petizione per dire NO al NUCLEARE.

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