14/06/09

SCOPERTO IL VERO PROBLEMA DELL’ITALIA: SI STANNO ESAURENDO I NEURONI ATTIVI! - La Repubblica è fondata sul rincoglionimento

Di Antonella Randazzo

Forse qualcuno ci ha creduto: qualche donna ha creduto che il suo ruolo sarebbe quello di sculettare per attizzare qualcuno, e avrebbe anche il dovere di rifarsi tette e labbra, per avere una platea più vasta; forse qualcun altro ha creduto che i problemi dell’Italia si possono riassumere nei seguenti quesiti sollecitati dai mass media:

- se Berlusconi è pedofilo;
- se Franceschini additerà abbastanza le depravazioni del capo di governo;
- se i prelati avranno il coraggio di fare la morale a Berlusconi;
- se Veronica amava veramente il marito;
- se ci saranno altre foto dei festini-bordello del mafioso meneghino;
- se i giornali internazionali ce l’hanno con Berlusconi;
- se i nostri bravi ragazzi riusciranno a portare la “democrazia” anche in Afghanistan, paese di ingrati che si rivoltano contro i loro benefattori;
- se Obama flirterà ancora con gli arabi, promettendo pace ma facendo prosperare l’industria degli armamenti.

Forse in molti ci hanno creduto: sembrerebbe che la gente comune sia sempre meno capace di capire gli intrallazzi del potere.
Sta di fatto che l’Italia, da paese dell’Arte e della Cultura, è diventato oggi il paese dell’ignoranza e del rincoglionimento.
E si capisce che non si tratta di opinioni, stando alle statistiche.
Secondo i dati dell’OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico), il 65% della popolazione italiana non avrebbe strumenti per interagire efficacemente nella società dell’informazione.
Secondo i dati del 2005 pubblicati dall'UNLA (Unione Nazionale per la Lotta contro l'Analfabetismo), quasi sei milioni di italiani sarebbero totalmente analfabeti. Corrispondono al 12% della popolazione. Soltanto il Portogallo e il Messico hanno una percentuale di analfabeti più elevata.
Inoltre, il 36,52% dagli italiani avrebbe fatto soltanto la scuola dell’obbligo (o soltanto le prime classi elementari).
Si parla di due tipi di analfabetismo. C’è l’analfabetismo (o semi-analfabetismo) che si riferisce all’incapacità di utilizzare correttamente la scrittura e il calcolo nella vita di tutti i giorni, e c’è l’analfabeta assoluto, ovvero colui che non sa leggere e non sa scrivere, non avendolo mai imparato o avendolo dimenticato del tutto.

Se agli analfabeti o semi-analfabeti aggiungiamo coloro che non leggono nemmeno un libro all’anno raggiungiamo una percentuale del 60% secondo i dati dell’Istat. Soltanto il 20% delle famiglie italiane legge libri regolarmente, mentre ben l’80% degli italiani, secondo i dati della Banca Mondiale, si informa esclusivamente tramite la televisione.

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