Il Golf Club costruito a Tolcinasco da Paolo Berlusconi e dalla «Società Europea Golf» non ha deturpato l’ambiente, ma lo ha radicalmente cambiato. Perciò la decima sezione del Tribunale civile di Milano ha condannato Paolo Berlusconi e la società SEG a risarcire 4 milioni e mezzo di euro al Comune di Pieve Emanuele, più 150mila di spese legali.
Modellato a cavallo degli anni ’80 e ’90 con un miliardo e 300 milioni di lire di tangenti agli allora amministratori locali di Psi e Pci nel Comune di Pieve Emanuele, Berlusconi e Seg ricavarono 207 abitazioni con annessi boxes per 14mila metri quadrati di superficie lorda, castello ristrutturato, Club House, e soprattutto il super campo da golf, che hanno irreversibilmente modificato l’intero patrimonio idrogeofaunistico.
Il danno all’equilibrio dell’ecosistema della zona, si unisce a quello della funzionalità del Comune e al danno d’immagine dell’ente pubblico territoriale.
La causa civile segue l’annosa inchiesta penale sfociata nei patteggiamenti. Nella sentenza si legge che “la trasformazione, in assoluto contrasto con le norme del piano regolatore del 1985, potè trovare effettiva esecuzione grazie alle condotte di corruzione poste in essere tra gli altri da Paolo Berlusconi in concorso, con i vari amministratori locali, con Maurizio Ricotti, all’epoca assessore regionale al territorio, e Sergio Roncucci, funzionario Fininvest.”
Insomma è proprio vero che buon sangue non mente. La corruzione fa proprio parte del Dna.
A proposito, oltre che i telegiornali minchiolini, il Giornale di Paolo Berlusconi questa notizia non l’ha data. Nemmeno in sproporzione alle calunnie che quell’organo di propaganda piduista sforna quasi ogni giorno nei confronti di Di Pietro.
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