Nei Paesi Europei, i consumi elettrici lordi costituiscono circa un terzo dei consumi energetici complessivi e il settore residenziale assorbe circa il 30% dell'energia elettrica consumata. Dunque l'energia elettrica che si usa nelle case incide non poco sulla bilancia energetica dei singoli Paesi d'Europa. Facendo un'analisi più dettagliata dei consumi elettrici casalinghi si nota come una buona parte di quell'elettricità viene letteralmente buttata via. Uno studio pubblicato due anni fa dall' Institute for Environment and Sustainability della Commissione Europea rivelava che, dei 704 TWh (1 Terawatt ora = 1 miliardo di Chilowatt ora) annui netti consumati nei 15 Paesi della Vecchia Europa (senza i Nuovi Stati Membri), ben 150 TWh vengono bruciati per scaldare elettricamente le case europee. E altri 65 TWh vengono bruciati per scaldare l'acqua ! Vale a dire che il 31% dell'energia elettrica casalinga viene utilizzata per usi termici...e la cosa è un'autentica follia come capisce al volo chiunque abbia fatto la scuola dell'obbligo e chiunque abbia buon senso. Si può benissimo riscaldare le stanze e l'acqua sanitaria utilizzando l'energia solare (già regalataci in forma termica) ed integrandola magari con efficienti caldaie a biomasse o stufe a legna.
E i capitoli di consumo in cui si può fare risparmio non sono finiti: ne ho considerati solo due ma ci sono i condizionatori, l'illuminazione, gli elettrodomestici...
Solo per dare un'idea, quei 150+65 = 215 TWh, equivalgono circa alla produzione di energia elettrica annua di 24 centrali nucleari da 1GW di potenza ciascuna.
Ergo, se i cittadini e i governi dei 15 Paesi della Vecchia Europa fossero virtuosi potrebbero da domani mattina cominciare a risparmiare 215 TWh e, al contempo, potrebbero chiudere 24 centrali nucleari....a piacimento, un pò per ciascuno! Dunque risparmierebbero due volte senza alcun bisogno di investire in nuove centrali nucleari o a carbone che siano.
I 17 reattori nucleari in funzione in Germania hanno prodotto, nel 2008, 141 TWh che è proprio l'equivalente dei consumi elettrici residenziali tedeschi. Poichè anche nelle case tedesche l'energia elettrica viene sperperata in usi termici assurdi (boilers, piastre e forni elettrici, stufe per riscaldamento...) se ne deduce agilmente che una buona parte di quei reattori potrebbe essere eliminata nel giro di qualche settimana introducendo precisi vincoli di razionalità ed efficienza casalinga....
E potrei continuare con vari esempi relativi al mostruoso caso francese, all'Italia e cosi via...
E' evidente che la vera origine degli elevati consumi energetici, elettrici e non, sta nell'ignoranza di massa che inevitabilmente si riflette al livello della rappresentanza politica. L'individuo con alto tasso di cultura (quella vera) vive molto bene consumando poca energia e spendendo poco. L'individuo-massa, privo di conoscenze, vive molto male consumando molto e spendendo molto.
L'idea che un Paese sviluppato deva consumare molta energia e che i consumi devano crescere è assolutamente malsana e infondata. Chi ha più cervello produce meglio consumando di meno, naturalmente entro certi limiti.
C'è dunque bisogno di cultura per poter avviare su grande scala politiche di risparmio energetico.
E i capitoli di consumo in cui si può fare risparmio non sono finiti: ne ho considerati solo due ma ci sono i condizionatori, l'illuminazione, gli elettrodomestici...
Solo per dare un'idea, quei 150+65 = 215 TWh, equivalgono circa alla produzione di energia elettrica annua di 24 centrali nucleari da 1GW di potenza ciascuna.
Ergo, se i cittadini e i governi dei 15 Paesi della Vecchia Europa fossero virtuosi potrebbero da domani mattina cominciare a risparmiare 215 TWh e, al contempo, potrebbero chiudere 24 centrali nucleari....a piacimento, un pò per ciascuno! Dunque risparmierebbero due volte senza alcun bisogno di investire in nuove centrali nucleari o a carbone che siano.
I 17 reattori nucleari in funzione in Germania hanno prodotto, nel 2008, 141 TWh che è proprio l'equivalente dei consumi elettrici residenziali tedeschi. Poichè anche nelle case tedesche l'energia elettrica viene sperperata in usi termici assurdi (boilers, piastre e forni elettrici, stufe per riscaldamento...) se ne deduce agilmente che una buona parte di quei reattori potrebbe essere eliminata nel giro di qualche settimana introducendo precisi vincoli di razionalità ed efficienza casalinga....
E potrei continuare con vari esempi relativi al mostruoso caso francese, all'Italia e cosi via...
E' evidente che la vera origine degli elevati consumi energetici, elettrici e non, sta nell'ignoranza di massa che inevitabilmente si riflette al livello della rappresentanza politica. L'individuo con alto tasso di cultura (quella vera) vive molto bene consumando poca energia e spendendo poco. L'individuo-massa, privo di conoscenze, vive molto male consumando molto e spendendo molto.
L'idea che un Paese sviluppato deva consumare molta energia e che i consumi devano crescere è assolutamente malsana e infondata. Chi ha più cervello produce meglio consumando di meno, naturalmente entro certi limiti.
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