19/09/09

Afghanistan day.

Odio farmi dettare l'agenda. Mi infastidisce molto che fino a ieri si doveva parlare della libertà di informazione, e oggi invece si deve parlare dell'Afghanistan. Domani arriva il maremoto, e si parla di maremoti. Si esaurisse mai un argomento, questo fare cronaca continua è estenuante e inconcludente al massimo grado.

Il bello è che anche chi legge si aspetta questo. "Perché non parli della tal cosa che è su tutti i giornali?" mi scrivono. Che domande: se ne parlano tutti i giornali, leggete quelli. Sono molto più autorevoli ed informati di me.

Se qualcuno invece vuole la mia opinione, eccola: sospetto complotti. Il momento è assai propizio, càpita a fagiolo come suol dirsi. Da entrambe le parti. Le foglie sono verdi, ripeto, le foglie sono verdi.

Non dico altro, perché "Vergogna, non si specula sui morti". Lascio alla vostra iimmaginazione. Solo un'interessante dichiarazione di Schifani in neolingua: "I soldati in Afghanistan ci tutelano dal terrorismo". Non ho neanche letto l'articolo, mi basta l'affermazione, che si presta a molte interessanti interpretazioni.

Vi fornisco anche il link ad un video del Guardian, che mostra che razza di fine abbiano fatto i fondi (2 milioni e 200 mila dollari) estratti dalle tasche degli italiani per costruire un ospedale a Kabul. L'ospedale non ha neppure l'acqua, in compenso gli uffici locali della ONG che se ne è occupata sembrano Wall Street.

Per concludere, sentiamoci i Negrita. Questa scioccante canzone è stata censurata dovunque.




Fonte articolo

Stop al consumo di territorio
La Casta dei giornali
Firma la petizione per dire NO al NUCLEARE.

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