21/09/09

Ecco come riappropriarsi dell'acqua pubblica!

Ho da poco scritto un altro post sull'assurdità della privatizzazione dell'acqua che il Governo sta realizzando e su come sia possibile per i Comuni riappropriarsi del servizio idrico attraverso una semplicissima modifica del proprio statuto che oggi rendo disponibile, da scaricare.

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Che l'acqua pubblica sia possibile per legge lo dimostra un'analisi puntuale della normativa condotta dall'avvocato Maurizio Montalto, vice-coordinatore della Commissione ambiente all’interno del Consiglio dell'Ordine degli avvocati di Napoli.

L'articolo 23 bis, infatti, che sostituisce l'articolo 113 del Testo unico degli enti locali, disciplina l'affidamento dei servizio solo nell'ipotesi che ci sia "scopo di lucro". Quando questo accada o meno, tuttavia, non può disciplinarlo il governo centrale. Le norme, in questo caso, le decidono gli enti locali.

La conferma alle sue parole arriva dalla Corte dei Conti della Lombardia, che nel rispondere a una richiesta di parere del Comune di Malnate (Va) in merito all’articolo 23 bis scrive:

"L'art. 23bis opera una scelta di fondo a favore del ricorso al mercato nell'esternalizzazione dei servizi pubblici a rilevanza economica.

Tuttavia, non è possibile individuare a priori, in maniera definita e statica, una categoria di servizi pubblici a rilevanza economica, che va, invece, effettuata di volta in volta, con riferimento al singolo servizio da espletare, da parte dell'ente stesso".

Mi unisco pertanto all'Associazione dei Comuni Virtuosi nel rivolgere un caloroso invito a tutti i Comuni affinché apportino una modifica al proprio Statuto comunale che sancisca in modo inequivocabile che l'acqua è un bene comune e non una merce.

Chiedo a tutti i lettori di spronare il proprio sindaco, i propri assessori e consiglieri comunali a mettere all'ordine del giorno del consiglio comunale questa decisione di buon senso!

Diffondiamo il virus, dal basso. Ci sono più di 8.000 Statuti comunali che attendono solo di essere modificati...

Fonte articolo

Stop al consumo di territorio
La Casta dei giornali
Firma la petizione per dire NO al NUCLEARE.

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