28/09/09

La Rai cambia: via la farfalla, dentro l'aquila.

In Italia nell'ultima settimana sono successe e si sono dette cose da vero regime eppure nessuno grida allo scandalo, nessuno denuncia nulla se non “Il Fatto Quotidiano” e blandamente Repubblica. Quello che è accaduto nei giorni scorsi partendo dalle dichiarazioni di papi nel monologo con Vespa fino alla vicenda di Annozero e della Rai è degno della dittatura mussoliniana, anzi peggio e capirete il perché leggendo.

Il presidente del consiglio attacca la Rai e alcuni programmi che criticano il governo e vengono bollati come programmi di sinistra. La Rai dal canto suo capisce l'ordine di papi e quindi inizia a mettere il bastone tra le ruote ad Annozero. Purtroppo l'epurazione questa volta non riesce e quindi Annozero va in onda. Per riparare al comando non eseguito il ministro Scajola attacca a sua volta facendo ricordare a chi se ne fosse dimenticato quanto il regime berlusconiano sia molto più sottile ma forte del regime fascista.

Detto in questi termini alla maggioranza degli italiani non fregherebbe un accidente di ciò che è accaduto. Provo quindi a tradurre il fatto in termini calcistici.

E' la vigilia di un'ipotetica partita che vede il Milan scontrarsi con la Juventus. Il presidente del consiglio, nonché proprietario del Milan, dichiara durante un'intervista a Vespa: “La Juve è l'unica squadra al mondo che vuole vincere contro la squadra del presidente del consiglio ma visto che il 68.4% dei tifosi è milanista, quindi ha dato a questa squadra la fiducia, mi chiedo come si permetta la Juve di segnare un solo gol.” Voi pensereste che il presidente del consiglio ha seri problemi e infatti l'ho pensato anche io dopo la vera puntata di Porta a Porta.

Arriva il giorno della partita, si gioca e finisce 2-0 per la Juve. Per prima cosa i legali del Milan riguardano la partita in cerca di una svista arbitrale o di qualche azione della squadra o tifoseria avversaria che possa essere utilizzata per rivedere il risultato applicando magari una sconfitta a tavolino a favore del Milan ma non trovando nulla si affida l'azione al ministro per le Politiche Giovanili e le Attività Sportive Giorgia Meloni. Il ministro dichiara che avendo il Milan la maggioranza di tifosi (68.4%) non può perdere e la Juve non può permettersi di battere la squadra del presidente del consiglio perché vincendo ha approfittato dei soldi che hanno pagato i tifosi per il biglietto (pagato per vedere il Milan vincere). Il ministro chiama quindi i vertici della Lega Calcio per fare in modo che la Juve non giochi più nel campionato di Serie A in quanto si è permessa di attaccare e segnare 2 gol contro la squadra del governo. Il Giornale, quotidiano rossonero, da una mano al ministro e pubblica un articolo dal titolo: “Serie A, perché pagare il biglietto quando gioca la Juve? Firmate con noi per abolire il costo del biglietto”.

Cosa accadrebbe in Italia se questo veramente succedesse? Gruppi di tifosi si alleerebbero con l'unico intento di far le feste alla squadra del governo e ai suoi tifosi e per la prima volta dopo anni si vedrebbe l'opposizione (calcistica ovviamente).

Se state pensando che io sia diventato pazzo allora avete capito il punto fondamentale del discorso e quindi dovete sapere che i pazzi esistono veramente, perché l'esempio qui sopra è successo veramente con un tema e protagonisti diversi. Quello che è accaduto dopo la puntata di Annozero è analogo all'esempio del ministro Meloni. Il ministro Scajola (su azione propria o forse spinto da papi) dichiara: “Convocherò i vertici della Rai per verificare se trasmissioni come Annozero rispettino l'impegno, assunto dalla Rai nel contratto di servizio, a garantire un'informazione completa e imparziale”. La cosa incredibile è che il governo non ha alcun diritto di fare ciò anche se si credesse che la libera informazione vada bloccata. L'unico che può mettere il naso nel contenuto dei programmi della Rai è casomai il parlamento che vigila sul direttore generale della Rai, i direttori di rete e i responsabili delle trasmissioni.

Siamo arrivati alla follia o forse siamo tornati indietro di circa 73 anni.

Era il 1936 quando l'Istituto Luce, l'impresa cinematografica che si prefiggeva di sviluppare l'educazione della popolazione italiana analfabeta, passava sotto il controllo del Ministero Stampa e Propaganda (Minculpop). Da qui l'istituto diventa il canale ufficiale della propaganda fascista.

Il prossimo passo nella Rai sarà cambiare la farfalla in aquila, spazio permettendo anche un piccolo fascio per abbellire la "i".

Fonte articolo

Stop al consumo di territorio
La Casta dei giornali
Firma la petizione per dire NO al NUCLEARE.

Share/Save/Bookmark

Nessun commento:

Posta un commento

Visto lo spam con link verso truffe o perdite di tempo i commenti saranno moderati. Se commenti l'articolo sarà pubblicato al più presto, se invece vuoi lasciare link a siti porno o cose simili lascia perdere perdi solo tempo.