Uno è il Venezuela, costretto a periodici black out per la carenza di energia elettrica. Motivo? La siccità: infatti il 70% dell'elettricità venezuelana è di origine idroelettrica, e Chavez ha dichiarato l'emergenza nazionale fin da Febbraio perché i bacini hanno raggiunto livelli di riserve critici. Fino a Maggio non comincerà la stagione delle piogge, e nel frattempo l'opposizione festeggia le difficoltà del governo.
L'altro è nientemeno che l'Arabia Saudita, e anche lì i blackouts sono all'ordine del giorno. La ragione è completamente diversa: si tratta dell'offerta che non riesce a star dietro alla domanda. La popolazione sta esplodendo (27 milioni nel 2011), e in un Paese così ricco i cittadini non lesinano certo nei comfort. Specialmente d'estate, la domanda di aria condizionata mette a dura prova la rete elettrica. L'unica soluzione è quella di dare fondo alle finora poco utilizzate riserve di gas, da sempre considerate con un po' di sufficienza.
Fa riflettere, però, come la ricchezza petrolifera abbia dato luogo a degli assurdi. Vivere in mezzo al deserto, dove è praticamente impossibile senza aria condizionata, e poi dover fare i conti con tale realtà. Fino a quando molti dei Paesi del Golfo potranno continuare con uno stile di vita adatto a ben altre latitudini?
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