27/04/10

Un corruttore evasore come primo ministro: un paese da chiudere.

A questo indirizzo potete trovare l’intera sentenza Mills della Corte di Cassazione: http://ia331215.us.archive.org/0/items/motivazionisentenzamills/SentenzaSuMills.pdf

Riporto qui qualche passaggio significativo per far capire a che punto lurido e schifoso è arrivato il nostro paese in cui il Presidente del Consiglio è un corruttore.

Con riferimento all’addebito relativo al fatto di avere MILLS celato l’identità della proprietà delle società offshore del cosiddetto “Gruppo Fininvest B”, la sentenza emessa nel processo Arces ed altri aveva accertato in maniera definitiva che la Guardia di Finanza era stata corrotta affinché non venissero svolte approfondite indagini in ordine alle società del Gruppo Fininvest e non ne emergesse la reale proprietà (…)

MILLS – il quale aveva costituito le società del gruppo Fininvest all’estero, ivi comprese quelle del c.d. “gruppo B” – era a conoscenza dell’identità degli effettivi soci di tali società e quindi del reale beneficiario economico delle stesse. (…)

A fronte di ciò, tuttavia, lo stesso MILLS – sentito come testimone il 20 novembre 1997 e il 12 e 19 gennaio 1998 – non aveva comunicato i nomi dei soci da lui conosciuti, e così era stato reticente rispondendo alle domande concernenti la proprietà delle società offshore di Fininvest, costringendo il Tribunale a procedere in via induttiva, con la conseguenza che proprio la carenza di prova certa sul punto aveva determinato, nel processo Arces ed altri, l’assoluzione di Silvio Berlusconi in secondo grado e, definitivamente, in sede di giudizio di cassazione. (…)

Tutto ciò MILLS (che tra l’altro falsamente aveva dichiarato essere stata la Maynard a creare le strutture in questione) non aveva riferito ai giudici, benché egli, in quanto esecutore, ben sapesse essere state le società create per volontà di Silvio Berlusconi. (…)

Quanto alla contestata falsità in ordine al c.d. “dividendo Horizon” – rilevato che la condotta da ascrivere all’imputato deve più precisamente essere configurata come reticenza – è stato ritenuto che l’attribuzione a MILLS di tale dividendo era derivata dalla necessità di celare il reale proprietario delle società offshore del gruppo Fininvest e di consentire allo stesso di aggirare la normativa italiana in materia di concentrazione di emittenti televisive (…)

MILLS aveva descritto, poi, come e perché avesse conseguito lui stesso un profitto delle società offshore, il cosiddetto dividendo Horizon pari a circa 10 miliardi di lire, che i dirigenti del Gruppo Fininvest gli avevano chiesto di trattenere in conto e in nome proprio, sottoponendolo a tassazione fiscale secondo la legge britannica, al fine di cancellare qualsiasi traccia finanziaria idonea a ricondurre a Silvio Berlusconi la proprietà delle società offshore, e, fra esse, del canale televisivo Telepiù, in aperta violazione della legge italiana che impediva la concentrazione di proprietà di sistemi di comunicazione di massa.

Il fulcro della reticenza di David MILLS, in ciascuna delle sue deposizioni, si incentra, in definitiva, nel fatto che egli aveva ricondotto solo genericamente a Fininvest, e non alla persona di Silvio Berlusconi, la proprietà delle società offshore, in tal modo favorendolo in quanto imputato in quei procedimenti, posto che si era reso necessario distanziare la persona di Silvio Berlusconi da tali società, al fine di eludere il fisco e la normativa anticoncentrazione, consentendo anche, in tal modo, il mantenimento della proprietà di ingenti profitti illecitamente conseguiti all’estero e la destinazione di una parte degli stessi a Marina e Pier Silvio Berlusconi.

Abbiamo una sentenza definitiva che mette nero su bianco chi è davvero il nostro pluriprescritto Silvio Berlusconi, ma l’unica cosa che riusciamo ad ottenere è un servizio del TG1 in cui si dichiara Mills assolto. Siamo un paese da chiudere… e ognuno di noi è responsabile.

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