27/10/10

Superbasi nel Pacifico.

Non so, sembra di vedere un film fantascientifico sulla Seconda Guerra Mondiale. Uno di quei filmoni propagandistici e pieni di effetti speciali, come il vecchio Countdown Dimensione Zero. Chissà se qualcuno se lo ricorda.

Leggere che si costruiscono basi militari sull'isola di Guam in mezzo al Pacifico, almeno a me, fa proprio quest'impressione. Soprattutto se si tratta di una superbase, che ospita portaerei nucleari (proprio come la Nimitz del film), un sistema di difesa missilistico, campi di addestramento per il tiro a fuoco, e l'espansione della base aerea già esistente. Si tratta del più grande investimento americano in infrastrutture per la Marina dalla Seconda Guerra Mondiale. I cittadini dell'isoletta, che hanno giustamente dimenticato come Guam sia sinonimo di battaglie e oggi si occupano di turismo e del loro bell'ecosistema, sono piuttosto preoccupati di quello che sta succedendo.

Ma perché spendere 8 miliardi di dollari per una superbase nel Pacifico? Si temono nuovi attacchi degli Zero, i giap alla riscossa col sole nascente in fronte a prendersi la rivincita? Niente affatto, la fantasia dei militari va molto al di là. Stavolta, a mettere paura, sono i cinesi. La base si sta costruendo per un'eventuale guerra con il nuovo pericolo giallo.

Non una bella prospettiva. E neanche un buon film.



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