200 pastori sardi diretti verso Roma! Sbarco previsto stamane a Civitavecchia, e poi partenza in pullman verso la capitale. Ma ad attenderli al porto di Civitavecchia c'era la polizia che ha impedito loro di salire sui pullman e di dirigersi verso Roma per manifestare.
Quando i pastori hanno provato a superare il cordone formato dalle forze dell'ordine, sono iniziati gli scontri. Alla fine ci sono stati due denunciati per resistenza a pubblico ufficiale ... tutti i presenti sono stati denunciati per manifestazione non autorizzata oltre il sequestro di cinque pullman.
L'obbiettivo dei pastori era di dirigersi a Roma e manifestare (bloccando un arteria della città) contro gli aumenti indiscriminati del costo del latte (il costo del latte fissato dagli industriali è di 65 cent al litro, il costo di produzione per i pastori è di 90 cent per litro ...)
Commentano così i pastori, "Siamo padri di famiglia, invece ci stanno trattando come criminali - dice Felice Floris - siamo venuti con intenzioni pacifiche e invece continuano a impedirci di muoverci. Stasera alle 22.30 ripartiremo per Olbia scortati dalle forze dell'ordine anche durante la traversata". "E' una vergogna - aggiunge - siamo stati sottoposti a un vero e proprio sequestro preventivo, insieme ai pullman i cui autisti sono stati identificati e minacciati di denuncia se solo si fossero mossi. Non solo, successivamente ci hanno privati dell'elementare diritto di salire sui treni diretti a Roma". "E pensare - conclude il leader del Movimento - che una nostra delegazione voleva solo proporre al ministero la costituzione di un Coordinamento mediterraneo dei Paesi che praticano la pastorizia allo scopo di far fronte alle attuali normative che penalizzano pesantemente l'intera categoria"
Quando i pastori hanno provato a superare il cordone formato dalle forze dell'ordine, sono iniziati gli scontri. Alla fine ci sono stati due denunciati per resistenza a pubblico ufficiale ... tutti i presenti sono stati denunciati per manifestazione non autorizzata oltre il sequestro di cinque pullman.
L'obbiettivo dei pastori era di dirigersi a Roma e manifestare (bloccando un arteria della città) contro gli aumenti indiscriminati del costo del latte (il costo del latte fissato dagli industriali è di 65 cent al litro, il costo di produzione per i pastori è di 90 cent per litro ...)
Commentano così i pastori, "Siamo padri di famiglia, invece ci stanno trattando come criminali - dice Felice Floris - siamo venuti con intenzioni pacifiche e invece continuano a impedirci di muoverci. Stasera alle 22.30 ripartiremo per Olbia scortati dalle forze dell'ordine anche durante la traversata". "E' una vergogna - aggiunge - siamo stati sottoposti a un vero e proprio sequestro preventivo, insieme ai pullman i cui autisti sono stati identificati e minacciati di denuncia se solo si fossero mossi. Non solo, successivamente ci hanno privati dell'elementare diritto di salire sui treni diretti a Roma". "E pensare - conclude il leader del Movimento - che una nostra delegazione voleva solo proporre al ministero la costituzione di un Coordinamento mediterraneo dei Paesi che praticano la pastorizia allo scopo di far fronte alle attuali normative che penalizzano pesantemente l'intera categoria"
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