21/01/11

Nigeria, disastri ambientali tra nucleare e petrolio


Perché la stampa non ne parla? Si chiede Greenpeace a proposito del disastro ambientale dovuto alle estrazioni di uranio (e non incidente nucleare) in Nigeria? Perché la notizia è stata divulgata male, malissimo e non ci si è capito niente; poi per ignoranza rispetto alla conoscenza della Nigeria.

la foto del disastro ambientale in nigeria Scrive GP sul suo blog:

Il 17 dicembre Greenpeace ha ricevuto rapporti verificati che dallo scorso 11 dicembre oltre 200.000 litri di fanghi radioattivi da tre piscine lesionate si sono riversati nell’ambiente presso la miniera d’uranio Somair, gestita dall’azienda nucleare francese Areva. Almoustapha Alhacen che ha condotto l’analisi per l’associazione locale Aghir in’Man ci ha confermato che la contaminazione ha già coinvolto due ettari di terreno. Quest’ulteriore perdita mostra che le cattive pratiche gestionali di Areva continuano a minacciare la salute e la sicurezza della popolazione e dell’ambiente. Contrariamente alle dichiarazioni di Areva di rispettare in Niger gli standard di sicurezza validi a livello internazionale, queste notizie dimostrano che non ha fatto abbastanza per proteggere la popolazione.

Definiscono meglio la portata qui, qualche giorno dopo (grazie a GBettanini per la segnalazione):

Areva, l’impresa controllata dal governo francese (per oltre il 90 per cento) ha dovuto ammettere che dalle vasche della miniera Somair sono fuoriusciti per “troppo pieno” 30 milioni di litri di fango radioattivo e non 200 mila. Inoltre, l’area coinvolta è di 20 ettari e non 2 come noto finora. Ancora nessun dato ufficiale sui livelli di contaminazione.

Dell’incidente ne riferisce anche il Criirad Commission de Recherche et d’Information
Indépendantes sur la Radioactivité che riporta anche delle foto fatte dall’associazione Aghir in Man. I dati riguardano però la prima stima di GP e non la seconda:

Il presidente di Aghir in Man si è recato sul posto il 16 dicembre e ha potuto constatare la rottura delle dighe e di più bacini di decantazione dei fanghi radioattivi: 200mila litri e la contaminazione riguarda 2 o 3 ettari di suolo.

Da qui in poi non c’è stato nessun altro aggiornamento. Ma hanno inviato una lettera a Areva con la richiesta di chiarimenti e di poter partecipare alla raccolta dei campioni da analizzare.

Sotto accusa è il sistema di estrazione dell’uranio dalla miniera di Somair condotta da Areva e la contaminazione da radiazioni dei villaggi intorno la miniera.

Rispetto alla contaminazione da petrolio, questo è documentato dal rapporto Building a post petroleum in Nigeria dove sostanzialmente oltre a indicare tutti i siti e villaggi contaminati, si chiede di lasciare il petrolio sotto terra per consentire alla Nigeria di sopravvivere. A capo della lotta per ambiente e popolazione contro le multinazionali che sfruttano le risorse c’era Di Saro Wiwa e abbiamo raccontando la sua lotta.

Il documentario Delta-Oil dirty business


Fonte articolo

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