Sto parlando del loro disgustoso leader, su cui mi ero espresso già in tempi non sospetti, dei nostri indescrivibili "decisori" ed in particolar modo del nostro esimio ministro degli esteri Frattini.
Intendiamoci bene: noi la Libia di Gheddafi la guardiamo dal BASSO.
Perchè siamo stati NOI a baciargli le mani, all'egregio lider-maximo, a regalargli alcuni miliardi di euro di lavori pubblici vari, compensazioni varie, malversazioni varie.
Ma SOPRATUTTO perchè siamo stati noi a concepire l'outsourcing del Gulag ed ad affidarne fiduciosamente la gestione ai nostri carissimi amici libici.
Il nostro ministro degli esteri, dopp essersi augurato che il BUON amico sulla sponda sud ce la facesse a mantenersi in sella, possibilmente senza troppe violenze (a quanto pare, per ora, qualche centinaio di morti si può sopportare, oltre no, è troppo) dopo aver assicurato gli italioti che non avrebbero subito particolari conseguenze, dopo aver dichiarato che, per quanto era a sua conoscenza, le forniture di gas non erano state interrotte, quando già dalla sera prima si conosceva una comunicazione ENI che appunto dava questa notizia ( evidentemente un ministro degli esteri non si sente tenuto a leggere i lanci di agenzia nazionali), dopo tutto questo, finalmente, il nostro ministro si decide ed annuncia al paese la verità: una ENORME minaccia incombe sullo stivale: 300.000 profughi starebbero per imbarcarsi e lanciarsi all'assalto delle nostre coste.
Il bello è che ci crede.
Non voglio mettermi cuffietta e grembiulino da lavandaia.
Vi ricordate LO SBARCO IN NORMANDIA?
Centinaia di navi, migliaia di mezzi minori, migliaia di aerei, etc etc?
Bene. Quelli che sbarcarono nel Giorno piu' Lungo ed in quelli immediatamente successivi erano LA META' di quella cifra. Circa 150.000 persone.
Non credo che sia difficile comprendere come, molto semplicemente, non dico in Libia ma nell'intera intera costa dell'Africa non esistano battelli, gommoni, gozzi, pescherecci, e carrette dei mari sufficienti per trasportare tante persone.
Ci vorrebbero , per dire, 3000 carrette stipate con 100 persone.
Insomma: prima negare tutto, oltre il limite del ridicolo e della decenza.
Poi entrare nel panico.
Qualcuno lo/li fermi, prima che combinino guai maggiori.
Anche perchè la situazione è seria, la questione è ampia e meriterebbe di essere analizzata un filino più attentamente.
Nel mio piccolo avevo scritto due righe in merito, sempre in tempi non sospetti.
Faccio una scommessa: volete vedere che, MOLTO rapidamente, una prode forza di interposizione si piazzerà in Libia, per dividere le tribu' in lotta e, sopratutto, difendere i NOSTRI pozzi?
Scommettiamo che, in un ambito di distribuzione delle risorse, con una strategia, sostanzialmente, neocolonialista, questo compito toccherà a noi e, in secondo luogo, alla Francia?
D'altronde si sa: questi beduini non sanno curare i loro interessi. Meno male che ci siamo noi che potremmo esportare, anzi no... la democrazia anche da loro.
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