06/06/11

Sorpresa! Anche i francesi vogliono uscire dal nucleare. Il 62%!!

Abbiamo visto pochissimi giorni fa che gli svizzeri (Nucleare? Gli Svizzeri dicono: Auf Wiedersehen! Addio! Au revoir!) hanno deciso di uscire dai programmi nucleari. Chiuderanno progressivamente le centrali nucleari, non ne apriranno più nemmeno una. Dal 2035 saranno fuori dal nucleare.

E poi i tedeschi. Anche i tedeschi saranno fuori dal nucleare entro il 2022. Nucleare? I tedeschi dicono: Auf Wiedersehen!

E poi? Sorpresa delle sorprese, vuoi vedere che anche i francesi manderanno a quel paese il nucleare? Il sondaggio del quotidiano Journal du dimanche non lascia adito a dubbi.

Ecco l'articolo qui di seguito

04/06/2011 - 18:02 Nucléaire : les Français veulent une sortie progressive (JDD)

Selon un sondage Ifop pour le JDD à paraître dimanche, près de deux tiers des personnes interrogées (62%) souhaitent un arrêt progressif des centrales nucléaires françaises sur les 25-30 années qui viennent. Quelque 15% des sondés plaident, eux, pour un arrêt immédiat du programme nucléaire hexagonal. A contrario, 22% des Français estiment que les activités nucléaires doivent se poursuivre et même s'amplifier. Selon la même enquête, le niveau de crainte à l'égard du parc nucléaire français tend à diminuer par rapport au mois d'avril. En juin, 45% des personnes interrogées se disent inquiètes, contre 56% deux mois plus tôt. Mécaniquement, 55% des sondés n'expriment aucune anxiété particulière. En avril, cette proportion était de 44%. Tous les détails du sondage ici.

Tradotto in volgare peninsulare:
Secondo un sondaggio per il JDD, quasi due terzi degli intervistati, 62% vuole una chiusura graduale delle centrali nucleari francesi nei prossimi 25-30 anni. Circa il 15% degli intervistati è per una cessazione immediata del programma nucleare. Al contrario, il 22% dei francesi ritengono che le attività nucleari devono continuare e addirittura intensificarsi. Nello stesso sondaggio, il livello di paura per quanto riguarda il nucleare francese tende a diminuire a partire da aprile. Nel mese di giugno, il 45% degli intervistati ha affermato di essere preoccupato, contro il 56% due mesi prima. Meccanicamente, il 55% degli intervistati non ha espresso particolare preoccupazione. In aprile il dato era del 44%. I dettagli completi del sondaggio qui.

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