06/07/11

No all’abolizione delle province, respinta la proposta dell’Idv

Il Pd si astiene e ''salva'' le province. Di Pietro: ''Ha vinto la maggioranza trasversale della casta''

“Eliminare gli sprechi”, “cancellare gli enti inutili” eccetera, eccetera. Il governo e l'opposizione si riempiono la bocca di parole che fanno ben sperare. Ma poi quando i parlamentari votano è tutta un'altra storia. Così le inutili e costosissime province non si toccano. Con i voti contrari del Pdl e la decisiva astensione del Pd, la Camera ieri ha respinto la proposta di legge presentata dall'Idv.

Le opposizioni divise. Ed è subito polemica. Le opposizioni si ritrovano divise di fronte ad una norma di buon senso. Ma, si sa, è un problema di poltrone. Il Pd ne ha molte nelle varie province e rinunciarci potrebbe creare l'ennesimo psico-dramma democratico. A votare a favore, invece, oltre al partito di Antonio Di Pietro, anche il Terzo Polo di Gianfranco Fini e Pierferdinando Casini

Il voto. In particolare, la Camera ha respinto in prima battuta l'articolo 1 della proposta di legge costituzionale che abrogava parzialmente l'articolo 114 della Costituzione, cancellando la parola «province» dal Titolo V della Carta fondamentale. I voti contrari sono stati 225, 83 quelli favorevoli, 240 gli astenuti. Il comportamento del Pd è stato decisivo: le province sono salve, per ora.

Di Pietro furioso, Casini deluso. “Si è verificato un tradimento generalizzato degli impegni e dei programmi elettorali fatti da destra a sinistra” ha dichiarato a caldo Di Pietro. “Tutti hanno fatto a gara nel far sognare gli italiani sul fatto che si sarebbe tagliata la casta eliminando le province e poi non hanno mantenuto gli impegni. In aula si è verificata una maggioranza trasversale: la maggioranzaInserisci link della casta”. Ma contro il Pd si scaglia anche Casini: “Mi dispiace molto perché il Pd ha perso l'occasione per fare una cosa saggia, visto che se avessero votato a favore il governo sarebbe andato in minoranza”.

Le giustificazioni del Pd. Ma Pier Luigi Bersani, segretario del Pd, respinge le accuse: “Non ci facciano per favore tirate demagogiche, noi abbiamo una nostra proposta che prevede di ridurre e accorpare le province ma bisogna anche dire come si fa, perché le province gestiscono un certo numero di cose importanti, come ad esempio i permessi per l'urbanistica”. E tanti, troppi soldi.

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