Non c'è un aspetto positivo che sia uno, in questo fracking che i politici strombazzano come panacea per tutti i mali energetici, come rivoluzionaria tecnologia che manderà in pensione il petrolio. Qui uno spottone del Corriere della Sera sulle magnifiche sorti e progressive.
Negli USA ci fanno su film che vincono premi, sui disastri del fracking, tra i quali si sospettano morìe di pesci. E in Europa c'è già allarme, per l'arrivo di una tecnologia che induce
le rocce che si trovano intorno al pozzo a spaccarsi e a rilasciare il gas. Il problema è che per il fracking si usano quantità inenarrabili di acqua, più volte, quantitativi pari a laghi di acqua che poi tornerà fuori inquinata. E non solo, insieme all'acqua si pompano sabbia e sostanze chimiche. Il risultato è un disastro ambientale di notevoli proporzioni, anche per le emissioni e la perdita e il consumo dei terreni, oltre che per contaminazione dei suoli e delle falde.
Proprio in questi giorni, un'associazione di 250 medici ha scritto al sindaco di New York per sottolineare i rischi diretti del fracking sulla salute umana, quali casi di difficoltà di respirazione ed asma, nonché quelli indiretti dovuti all'inquinamento di suoli, aria e acqua.
La risposta, ad opera della Independent Oil and Gas Association of New York, recita più o meno: state tranquilli, si prenderanno tutte le precauzioni.
Si, come no, l'abbiamo già sentita questa storia.
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