Le tasse si pagano per avere servizi. Questo è il patto sociale fondante tra i cittadini e lo Stato. L'Aquila è stata prima distrutta, poi depredata, infine tradita e abbandonata a se stessa. Qual è questo patto sociale che è tenuta a rispettare? Berlusconi sostiene di avere fatto i miracoli, ma se di qualcosa di soprannaturale si è trattato, allora deve essere stato un anatema, un rito voodoo, una fattura. Anzi una fattura no: neppure una che è una.
per byoblu.com: Valerio Valentini
I dati parlano chiaro. Nel cosiddetto Cratere - ovvero nei 57 comuni maggiormente colpiti dal sisma - si è avuto un drastico aumento della disoccupazione che non ha eguali nel resto d’Italia. Secondo uno studio della CGIL Abruzzo, a seguito del terremoto c’è stata una “lievitazione impressionante” del numero di cassintegrati. E col passare dei mesi la situazione si è andata perfino aggravando. Nel primo semestre del 2010, infatti, si è registrato un aumento delle ore di cassa integrazione pari al 472,2%. Coinvolge indistintamente tutti i settori: dal commercio (+573%) all’artigianato (+538%) all’industria (+100%).
Ma è nell’edilizia che si registra l’aumento più consistente delle ore di cassa integrazione: da 834 a 28.802 nel giro di due anni. E questo proprio nel settore che a L’Aquila dovrebbe andare a gonfie vele, visto che interi quartieri del centro storico così come borghi e frazioni limitrofe hanno bisogno di pesanti interventi di ricostruzione e ristrutturazione. Un dato che toglie ogni dubbio circa l'assegnazione dei lavori di ricostruzione che la Protezione Civile ha effettuato a vantaggio dei grandi comitati di affari provenienti da altre città, senza tener conto della necessità di dare lavoro alle ditte locali e senza una logica meritocratica, visto che gli inquirenti si sono imbattuti in almeno 132 ditte, impegnate nei cantieri aquilani, che non erano in regola. Ad alcune di esse era stato perfino ritirato il certificato antimafia. Quale santo in paradiso avevano, per avere beneficiato degli appalti? A tutto questo va aggiunto che dal 2009 ad oggi il Pil del Comune ha subito una contrazione del 10%, e che oltre 35 mila sfollati non hanno ancora fatto rientro nella propria casa.
Il governo ha gestito tutto il processo di emergenza e di ricostruzione post-sismico trattando la città come la location perfetta per i suoi spot elettorali e gli aquilani come creduloni da abbindolare con le promesse più fantasiose e ridicole, dalle crociere gratis ai soggiorni nelle ville del premier. E ora la beffa della richiesta di pagamento, in soluzione quasi unica, degli arretrati fiscali. Non sarebbe bastato non sperperare soldi inutili con il faraonico Progetto C.A.S.E., nell’ambito del quale sono stati costruiti circa 4.600 appartamenti al prezzo assurdo di 2.850 euro al mq, quando per un edificio antisismico in piena norma ne bastano 1.200? Si tratta dello stesso governo che ha affidato lo smaltimento delle macerie a commissariati e comitati inefficienti: procedendo con i ritmi attuali ci servirebbero altri 36 anni per terminare l’operazione di ripulitura e di sgombero. E ancora, è lo stesso governo che “non è stato in grado di realizzare un’anagrafe del danno che consentisse di mettere in relazione le politiche di sostegno alle necessità concrete attraverso una scala di microzonazione del danno sociale, differenziando la popolazione realmente bisognosa da chi, non avendo subito danni, da tempo beneficia indebitamente di vari vantaggi economici. E così pagano e subiscono sempre gli stessi” [comitato 3.32]. E vogliamo parlare dell'istituzione governativa di una società di giochi online con lo scopo apparente di ricavare fondi per la ricostruzione, ma che non ha fatto altro che portare 14 miliardi di euro nelle casse di una delle aziende del premier? Ma non si può neppure tacere sul fatto che questo governo non riesca a fornire alla Commissione Europea i dati adeguati per ottenere l’istituzione della Zona Franca Urbana, ovvero l’attuazione di benefici tributari ed esenzioni fiscali che potrebbero finalmente contribuire al rilancio della città.
Ecco cos'è L'Aquila, alla quale con uno sfacciato e illegittimo dietro-front si richiede oggi il saldo degli arretrati sulla contribuzione fiscale. L’unico miracolo che davvero Berlusconi abbia mai realizzato è la trasformazione delle promesse in macerie.
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